I nuovi servizi Thales riguardano le aree di business del cloud, della crittografia e della cyber-difesa, fondamentali per l’abbattimento del cyber risk.

Thales

Thales, specialista mondiale in tecnologia e innovazione, annuncia l’imminente uscita di soluzioni innovative dedicate a tre delle sue aree di business: Cloud Protection & Licensing, Banking & Payment Services e Secure Communications & Information Systems.

Thales, che da anni investe rilevanti risorse in innovazioni digitali e “deep tech” (Big Data, intelligenza artificiale, connettività, cybersecurity e tecnologia quantistica), è impegnata per la costruzione di un futuro più sicuro, affinché in una società sempre più digitale, l’elemento decisionale umano possa giocare un ruolo sempre più centrale.

Thales ha da poco pubblicato il Data Threat Report 2022, un’indagine per comprendere quali siano i trend che guidano e spingono verso significativi cambiamenti nel settore della sicurezza, tra cui spiccano ransomware, phishing e cloud, temi fondamentali e imprescindibili di un mondo sempre più connesso.

Lo studio, frutto di una ricerca effettuata da Thales in 17 paesi, intervistando oltre 2700 responsabili IT, ha evidenziato che il 29% delle aziende a livello mondiale ha subito una violazione dei propri dati nell’ultimo anno e, nonostante gli ingenti investimenti nel settore, solo il 48% di esse ha un piano formale per contrastarlo. Inoltre, Il 21% degli intervistati ha subito un attacco ransomware e il 20% di esse ha pagato o pagherebbe un riscatto per rientrare in possesso dei propri dati.

A fronte di una situazione così allarmante il 41% delle società afferma comunque di non avere in programma di investire ulteriori risorse economiche per la sicurezza.

Nel report si evidenzia anche come l’aumento del rischio sia legato all’adozione crescente del cloud. Infatti, il 32% degli intervistati afferma di archiviare nel cloud almeno la metà dei propri dati, tuttavia l’uso della crittografia è molto basso in quanto metà degli intervistati rivela di aver crittografato solo il 40% dei loro dati sensibili.