Il CEO della smart digital enabler MotIQa analizza il mondo dell’innovazione del 2021 soffermandosi sulla nascita dei nuovi touchpoint di acquisto.

MotIQa

Nell’ultimo biennio, tecnologie quali l’IoT, Intelligenza Artificiale, Digital Twin e Machine Learning hanno ricevuto una forte spinta.
L’IoT in particolare è una tecnologia realmente disruptive che consente di ottenere un vantaggio competitivo elevato già oggi e che prevediamo sarà determinante anche nei prossimi anni”, commenta Nicola Guerrini, Ceo di MotIQa. L’azienda, smart digital enabler per i settori Retail, Advertising e Industria 4.0 parte del gruppo Voilàp, è tra le società artefici di soluzioni di alto profilo tecnologico e di innovazione capaci di sostenere l’evoluzione in chiave digitale di brand e aziende.

Le organizzazioni si stanno sempre più concentrando sui risultati dati dall’implementazione dell’IoT nel flusso di lavoro, rendendosi conto che i benefici superano i rischi. “Rappresentando dapprima un canale di raccolta di informazioni chiave per l’impresa, i dati raccolti dalla tecnologia IoT diventano abilitatori di scelte per capire come minimizzare i costi di produzione, eliminare gli sprechi e far funzionare al meglio l’intera supply chain in ogni settore”, illustra il manager.

In ambito retail, MotIQa porta la testimonianza di alcuni brand dei settori telefonia e gioielleria che hanno scelto di investire quest’anno per rimodellare i loro format di vendita verso i propri target consumer.

Grazie alle tecnologie proprietarie di MotIQa”, i software JoT e TheTail in primis, “e alla collaborazione stretta con le società Imecon, ARetail e PTA Group, possiamo far adottare logiche di vendita Smart in poco tempo, rendendole disponibili nei loro punti vendita territoriali, attività ancor più rilevante in questo periodo caldo di vendite natalizie”, spiega Nicola Guerrini.

Secondo il CEO, quest’anno le festività natalizie vedranno i brand retail pronti a soddisfare i desideri degli acquirenti non più solo con modalità di vendita tradizionali, ma anche con il crescente ricorso a forme di vendita e acquisto di più recente concezione: dagli schermi e totem digitali e interattivi alle vending machine collocate nei punti vendita o diffuse negli spazi comuni di centri commerciali e nelle aree di transito.

Le aziende che usano soluzioni di vendita Smart, tramite il software JoT di MotIQa possono ottimizzare le fasi di acquisto/ritiro di prodotti, di approvvigionamento macchina periodico e, tramite TheTail, ampliare l’interazione e la comunicazione promozionale sulle macchine grazie agli schermi di cui sono dotate, capaci di ospitare vere e proprie campagne pubblicitarie pianificabili e variabili per soggetto – oltre che nel tempo.

Alla stessa stregua dei brand retail, anche aziende dell’Industry 4.0 – dalle produttive alle manifatturiere al terziario – possono cogliere l’opportunità offerta dalle tecnologie moderne per orientare il lavoro in ambito industriale su scelte e decisioni basate sui dati, per esigenze ad esempio di predictive maintenance e stock provisioning.

La nostra esperienza in questo contesto mostra come i dati ricoprano un ruolo sempre più preponderante in seno alle PMI italiane, con una tendenza a crescere di mese in mese” sostiene Nicola Guerrini. Ponendosi in linea con l’ultimo report Gartner, testimonia come nelle città post-COVID-19, e di rimando nelle loro aree produttive, l’IoT insieme al Digital Twin e alle tecniche di Intelligenza Artificiale (IA) fornirà una preziosa modellazione predittiva che è fondamentale per consentire di determinare la sicurezza, l’efficacia e le implicazioni economiche di misure politiche dedicate, ancor prima che queste vengano ampiamente diffuse.

In MotIQa crediamo che l’innovazione derivi dalla ‘cross-fertilization’: leggere gli eventi che accadono nell’industria classica tramite i dati raccolti dall’IoT permette di comprendere la realtà aziendale ad un livello di complessità molto più profondo. Per questo sempre più realtà adottano soluzioni IoT, sia innovando situazioni esistenti che creando nuovi touchpoint digitali”, conclude Nicola Guerrini.