Dopo due anni difficili per l’intero comparto, il Turismo tenta di risollevarsi grazie all’allentamento graduale delle restrizioni. Ma qual è stato il loro reale impatto? Proviamo ad analizzare alcuni dati grazie all’analisi di Discoup.com

Discoup.com turismo

Sebbene in maniera più leggera, anche nel 2021 il Coronavirus ha fatto sentire il proprio impatto in tutti i settori merceologici dell’e-commerce. Non tutti in egual senso. Secondo il rapporto “E-commerce in Italia 2022” di Casaleggio Associati, i settori Alimentare, Casa-Ufficio e Arredamento ad esempio hanno visto una crescita media del fatturato del 37%. A subire invece conseguenze negative sono stati ovviamente Turismo e Mobilità che in media hanno visto il proprio fatturato calare del 34%.

Nulla paragonato all’annus horribilis 2020, durante il quale il Turismo ha registrato una perdita di fatturato del 58% rispetto al 2019 mentre nella distribuzione del fatturato e-commerce si è passati da una copertura pari al 26% nel 2019 all’11% di due anni fa. E anche se la situazione sembra in netto miglioramento, si prevede che il settore del turismo a livello mondiale tornerà a livelli pre-pandemia non prima del 2023, mentre il traffico aereo raggiungerà le cifre del 2019 solo nel 2024.

L’indagine condotta dal portale Discoup.com

In questo senso il portale di codici sconto e offerte Discoup.com ha condotto un’interessante ricerca, andando ad analizzare i dati registrati nel 2019, 2020 e 2022 da 3 dei più importanti brand del settore vacanze: Booking, Expedia e MSC Crociere.

Discoup conta oltre 8 milioni di utenti all’anno, alla costante ricerca dell’offerta più conveniente o dello sconto più vantaggioso. Gli utenti del portale sono fortemente propensi agli acquisti online e non, dato confermato dal fatto che 1 utente su 6 che visita il sito effettua successivamente un acquisto. Questa premessa rende questa analisi molto interessante come base dati per uno studio sull’impatto globale nel settore.

Come era facile aspettarsi, la grande compagnia crocieristica è il brand che ha visto fondamentalmente azzerarsi il proprio traffico e vendite online. Tra aprile e giugno 2020, mesi solitamente caldi per la prenotazione delle vacanze estive, le pagine dedicate a MSC Crociere del network Discoup.com hanno visto un calo drastico del 90%, registrando appena 349 visualizzazioni di pagina.

Discorso diverso per Booking ed Expedia, brand dove il reparto hôtellerie ha permesso loro di reggere il duro colpo della pandemia. Per Booking le visualizzazioni di pagina sono state ben 29.346, mentre per Expedia il conteggio si è fermato a 5763 nei 5 mesi tra aprile e agosto 2020. Gli italiani quindi, con l’allentamento estivo delle restrizioni, non hanno rinunciato alle proprie vacanze, propendendo però per l’utilizzo di mezzi privati e la scelta di hotel e strutture in località nostrane. Inoltre, è necessario tenere conto di un dato davvero curioso secondo cui nel 2020 il 39% delle strutture ricettive italiane ha ospitato clienti in smart working.

Segnali positivi di ripresa

Tuttavia, i segnali di ripresa cominciano a farsi vedere. Dai dati emersi dalle ricerche Google, le persone hanno voglia di tornare a viaggiare senza però rinunciare alla sicurezza. “Dove andare in viaggio e “dove posso andare in viaggio” sono tra le keyword più gettonate, segno che la voglia di vacanza c’è, ma che non siamo ancora pronti al “liberi tutti”.

Il 2022 quindi sembrerebbe l’anno in cui il Turismo riuscirà a riprendersi qualche bella rivincita, riguadagnando le quote di mercato perse durante lockdown e restrizioni. Sempre secondo i dati raccolti dal network Discoup.com, già da aprile 2022 si sono visti interessanti segnali di ripresa. Rispetto al 2020, Booking ha visto una crescita nelle visualizzazioni del 352,23%, mentre Expedia ha aumentato del 146,15% il suo traffico web. Ma è chiaramente MSC Crociere il brand che in 2 anni ha visto una vera e propria impennata, registrando un aumento del 1054,44% delle sue visualizzazioni di pagina.

Raccogliere i frutti del lockdown

Ma quali potrebbero essere le armi per risollevare un settore così fortemente colpito? Le principali leve di conversione a livello mondiale restano quelle legate agli sconti e alle riduzioni di prezzo. Tuttavia alcune modalità si sono dimostrate più efficaci di altre. I coupon sono considerati un volano di acquisto dal 39,2% degli acquirenti mondiali, seguiti dalle recensioni degli altri clienti che con il 33,5% si posizionano tra i principali fattori di scelta.

Insomma, le premesse per un 2022 di ripresa ci sono tutte, anche grazie all’apporto dei ben 3,5 milioni di utenti internet aggiuntivi che negli ultimi due anni si sono aggiunti alle schiere di quelli esistenti. Questo dato è davvero positivo e porta a stimare la crescita di fatturato per un e-commerce italiano del 34,7%. Non solo per il Turismo che si aspetta una crescita del 60%, ma anche Salute e Bellezza (+49%), Alimentare (+37%), Moda (+36%) ed Elettronica di consumo (+28%).