Da poco arrivata in Italia, Nexthink è l’azienda che attraverso la sua piattaforma intende promuovere la Digital Employee Experience per anticipare eventuali interruzioni e problematiche.

Nexthink

Nexthink, azienda specializzata nelle soluzioni software di gestione dell’esperienza digitale dei collaboratori (DEX), operante a livello internazionale e arrivata in Italia a maggio 2022, aiuta le imprese a capire il livello di soddisfazione degli utenti che usano i devices aziendali per poi migliorare la qualità del lavoro.

Nexthink oggi ha più di 1000 dipendenti nel mondo, con 10 uffici sparsi a livello globale. I due headquater si trovano uno a Losanna, in Svizzera e uno a Boston, in America. L’azienda conta oltre 1100 clienti che usufruiscono della soluzione Infinity, piattaforma che ottimizza la gestione del workplace digitale con informazioni inedite e visibilità sull’esperienza quotidiana degli utenti.

Inoltre, in questi ultimi 5 anni, l’azienda ha avuto dei tassi di crescita importanti: + 66% in Nord America e + 42% a livello globale.

NexthinkDonatella Derosa, Enterprise Account Manager Italia di Nexthink, interpreta così il motivo di questa ascesa: “L’argomento della DEX è in rapida crescita. Alcune stime dimostrano che, entro il 2025, il 50% delle organizzazioni IT avranno messo in piedi una strategia di DEX e, nel 2021, le aziende che avevano intrapreso questo percorso erano solo il 5%”.

 

Nexthink vanta partnership ed alliance di prestigio sia a livello tecnologico (es. Microsoft e ServiceNow), che di hardware, di servizi di endopoint e service management (es. Atos, HCL, Accenture).

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Nexthink in Italia

Come anticipato prima, l’azienda è arrivata in Italia da poco e quindi l’onboarding dei clienti italiani è in fase di implementazione.

In Italia siamo arrivati a inizio maggio, ma abbiamo in previsione di crescere molto quest’anno. È tutto da costruire”, prosegue Donatella De Rosa. “La prima cosa che abbiamo fatto è fare l’onboarding di importanti partner italiani che ci aiutino a divulgare la nostra offerta e collaboriamo anche con i nostri global MSP”.

Nexthink non vende direttamente al cliente, ma si avvale della vendita indiretta attraverso le collaborazioni instaurate con i partner.

L’azienda divide i clienti in 3 fasce principali:

  • Large Enterprise: aziende con più di 10mila dipendenti;
  • Enterprise: aziende con 5mila -10mila dipendenti;
  • Commercial: aziende con meno di 5mila dipendenti.

Nexthink non ha un settore di riferimento, ma sicuramente le grandi aziende delle utility, del banking e del retail sono più propense e pronte ad affrontare il percorse verso la DEX.

Infinity: la soluzione in cloud per la DEX

Cosa fa nel concreto Infinity? A questo risponde Alamo Pizzini, Senior Solution Lead Italia di Nexthink: “Una delle caratteristiche di Nexthink è quello di aver messo al centro del proprio mindset aziendale il concetto di “dipendente” quindi, al centro di Infinity c’è un focus dettagliato sul dipendente e sulla qualità della sua esperienza mentre porta avanti il lavoro”.

Infinity offre osservabilità olistica, capacità di diagnosi proattiva degli incident basata sull’Intelligenza Artificiale (AI) e strumenti di automazione per risolvere e prevenire i problemi su larga scala.

La soluzione è costituita da 3 macrofunzionalità:

  1. Analisi end-to-end: vista olistica, frutto delle informazioni raccolte sul dipendente, sull’applicazione di business o tool di collaboration, sulla connettività e sul sentiment. Questi 4 elementi permettono di avere la percezione di cosa sta succedendo sul dipendente e su come questo sia capace di operare. Grazie all’AI è possibile produrre insight a valore, segnalare quindi delle situazioni di interesse da analizzare. Vengono raccolte metriche tecnologiche e sentiment e, la loro combinazione riesce a dare la visione completa della DEX.
  2. Coinvolgimento dei collaboratori: le metriche da sole non bastano per avere informazioni sulle performance, serve il feedback dei dipendenti. Per questo Nexthink ha introdotto all’interno di Infinity l’ingaggio o comunicazione bidirezionale con i dipendenti. La comunicazione bidirezionale consiste nella creazione di pop up che arrivano sul device, che raccolgono sentiment e feedback del dipendente al fine di garantire experience, produttività e lavoro ibrido di qualità. Le campagne di comunicazione bidirezionale possono essere usate anche per notificare ai dipendenti eventuali problematiche o per ingaggiare o educare determinati dipendenti dislocati che stanno registrando delle experience degradate.
  3. Automazione: con Nexthink si può agire dopo aver effettuato le analisi delle performance. Si può quindi automatizzare azioni di rimadiation o avviare azioni remote sui device.

infinity

NexthinkGrazie a queste tre componenti Nexthink si innesta all’interno dei processi aziendali”, afferma ancora Alamo Pizzini. “Infatti, molto spesso si integra con soluzioni e tool già presenti. Un’altra grossa integrazione spesso adottata dai clienti è quella con gli endpoint o con strumenti di business intelligence, al fine di analizzare i dati di Nexthink ma anche quelli provenienti da altre sorgenti”.