I tradizionali mercatini delle pulci stanno cedendo il passo all’era digitale del recommerce, un termine recentemente coniato per descrivere il fenomeno delle vendite di seconda mano attraverso marketplace come Vinted o Wallapop. Queste piattaforme hanno reso accessibile a un vasto pubblico ciò che un tempo era limitato a coloro che pubblicavano annunci sui giornali o sui siti web. Il mercato delle vendite di seconda mano sta vivendo una notevole crescita e le fintech giocano un ruolo cruciale in questo settore emergente.
Sempre più italiani vendono oggetti inutilizzati per acquistarne di nuovi
La perdita di potere d’acquisto dovuta all’aumento dell’inflazione sta spingendo sempre più italiani a vendere oggetti non più utilizzati prima di acquistarne di nuovi, anche se il mercato dell’usato era già in crescita prima delle pressioni inflazionistiche. Secondo i dati dell’Osservatorio Second Hand Economy di BVA Doxa, in Italia ben 24 milioni di persone si dedicano all’acquisto e alla vendita di beni usati, generando un valore economico complessivo di 25 miliardi di euro. Inoltre, i risultati evidenziano che circa il 57% degli italiani ha effettuato transazioni di prodotti usati nel corso del 2022, segnando un aumento del 5% rispetto all’anno precedente. È interessante notare che il canale online rappresenta la scelta preferita per la maggior parte delle transazioni, con il 65% del campione che predilige questo metodo.
L’espansione di questo mercato inevitabilmente presenterà delle sfide, tra cui la necessità di superare la diffidenza tra venditori e acquirenti. Tuttavia, le fintech, agendo come intermediari in queste transazioni, occupano una posizione unica non solo per facilitare i pagamenti, ma anche per generare quella fiducia fondamentale. La prevenzione delle frodi e la tutela dei clienti rivestono un ruolo cruciale: diventa essenziale implementare controlli know-your-customer (KYC) e antiriciclaggio (AML). È anche cruciale monitorare gli articoli in vendita per proteggere i clienti dalle contraffazioni. Inoltre, nuove soluzioni come l’orchestrazione dei pagamenti, che è stata ampiamente adottata da molti e-commerce, potrebbero diventare disponibili anche per i marketplace del second hand grazie alle fintech che possono rimuovere i vincoli tradizionali e aprire la strada all’innovazione.
Le fintech non si limitano a facilitare le transazioni per gli utenti, ma offrono soluzioni che possono contribuire a creare prodotti innovativi e integrati che migliorano non solo l’usabilità delle piattaforme, ma aprono anche le porte ai marketplace per diversificare le loro fonti di ricavo. E questo può avvenire in molteplici modi: facilitare pagamenti istantanei, dare anticipi in contanti ai venditori, realizzare partnership con banche per wallet online che offrono interessi sui saldi disponibili e altro ancora.
Il recommerce è un trend che continuerà e, per i player di questo settore in rapida evoluzione, è cruciale essere pronti a cogliere le crescenti opportunità che si presentano, sia per migliorare la sicurezza che per aprire nuove vie all’innovazione. Pertanto, è essenziale affidarsi a un’infrastruttura di pagamento che disponga delle competenze adeguate e si trovi in una posizione privilegiata per offrire soluzioni su misura a queste imprese.
di Nicolas Fournié, Head of Sales for Southern Europe di Mangopay