Si è tenuto il 15 dicembre l’evento di apertura della consultazione di mercato sugli Appalti Innovativi che ha visto la partecipazione di 300 persone.

Appalti Innovativi

Oltre 300 tra imprese, professionisti, start-up ed enti di ricerca hanno partecipato il 15 dicembre alla giornata di apertura della consultazione di mercato sugli appalti innovativi, nello specifico quello relativo all’Economia Circolare che sarà bandito dalla Regione Calabria con una dotazione finanziaria di circa 4 milioni di euro sul POR FESR 2014-20, grazie all’Accordo di collaborazione tra AgID, Regione e FINCALABRA.

Alla presenza della Vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi, del Presidente di Fincalabra, Alessandro Zanfino, e dei rappresentanti dell’Agenzia per l’Italia Digitale, il mondo dell’impresa, della ricerca e del terzo settore ha manifestato (anche dall’estero) un grandissimo interesse a partecipare al primo formale confronto con i soggetti appaltanti sul tema degli appalti innovativi. Oltre il 40% dei partecipanti era costituito da piccole e medie imprese e start-up, il 15% da grandi imprese, il 16% da università e centri di ricerca, il 7% da liberi professionisti, il 4% da associazioni del terzo settore.

La consultazione sugli appalti innovativi ha di fatto aperto il dialogo tra operatori di mercato per acquisire tutti gli elementi utili alla preparazione della gara. Entra così nel vivo la fase propedeutica alla ricerca di “Nuove tecnologie di lavorazione delle Materie Prime Seconde per il loro riutilizzo”, che ha come obiettivo quello di identificare nuove soluzioni non ancora in commercio, che consentano il recupero come materie prime degli scarti della lavorazione industriale e del materiale derivante dal riciclaggio dei rifiuti, per verificarne la possibilità di un riutilizzo nel libero mercato con la connotazione di m.p.s. appunto.

Seguendo la logica internazionale dell’end of waste, anche per la Calabria l’obiettivo degli appalti innovato è, appunto, innovare. Durante l’evento sugli appalti innovativi è stato infatti sottoposto alla discussione il fabbisogno di innovazione espresso dalla Regione finalizzato a conseguire soluzioni che possano includere nuove tecnologie finalizzate alla gestione dei flussi di materia/rifiuto e di riutilizzazione dei materiali nell’ambito delle filiere produttive collocate in diverse aree territoriali calabresi. Del resto, l’utilizzo di nuove tecnologie energetiche per sfruttare scarti e rifiuti è diventato tema centrale a livello mondiale negli studi di riduzione dell’impatto ambientale e dei rischi annessi.

La nostra intenzione”, confessa il Vicepresidente della Regione, “è che questo progetto legato a ricerca ed innovazione avanzata sia solo un primo step per qualificare la Calabria, pensando in ottica internazionale, dando un’immagine totalmente nuova della nostra realtà, rendendola attrattiva non solo a livello nazionale ma anche europeo. Ma attrattiva davvero, non a parole! Dal concept alla fattività del meccanismo. L’ambizione è raggiungere risultati molteplici: anzitutto soluzioni nuove a problemi vecchi; e poi a cascata sostegno concreto all’economia circolare, quindi investimenti sul territorio, sviluppo del tessuto economico e di conseguenza pure opportunità di lavoro. Se riusciamo a convincere le aziende a sposare questi tipi di progetti attraverso l’offerta di appalti innovativi”, conclude Giusi Princi, “la Regione sarà veicolo di tanti altri obiettivi. È da qui che si inizia a veicolare un’immagine diversa di Calabria, anche al di fuori dei nostri confini”.

A differenza dei tradizionali, gli appalti innovativi creano le condizioni per la Pubblica Amministrazione di acquisire servizi non standardizzati e già disponibili sul mercato, stimolando le aziende ed i settori della ricerca a creare nuove soluzioni per rispondere alle sfide sociali più complesse.

L’alta partecipazione sottolinea un crescente interesse, nazionale ed internazionale, sul tema degli Appalti Innovativi sia dal lato della domanda, rappresentata dalle pubbliche amministrazioni con i loro fabbisogni, sia dal lato dell’offerta proveniente dagli operatori di mercato”, dichiara il Direttore Generale di AgID, Francesco Paorici. “L’appalto di innovazione costituisce un nuovo e più efficiente paradigma nell’ambito del procurement e l’Italia è tra i paesi più all’avanguardia in questo settore a livello europeo”.

Nelle prossime settimane gli incontri proseguiranno, dando seguito alla procedura di appalto attraverso la pubblicazione di uno o più bandi di gara.