L’hybird data company introduce nuove funzionalità per i dati ibridi che consentono alle organizzazioni di trasferire dati su scala cloud in sicurezza.

Dati ibridi

Tenere il passo con le evoluzioni sociali e di mercato è sempre più complesso: sia che si tratti di accompagnare una famiglia nell’acquisto di una nuova casa o di sviluppare in breve tempo un nuovo farmaco, nell’odierno contesto di incertezze, pressioni e cambiamenti repentini le imprese devono tenere conto di un numero di variabili sempre più vasto, da un numero crescente di fonti e in continuo mutamento. Secondo Statista, entro il 2025 la quantità totale di dati generati in tutto il mondo supererà i 180 zettabyte. Ogni variabile è un dato, e ogni dato è un’informazione che può fare la differenza. Utilizzare quantità crescenti di dati ibridi in sicurezza e per scopi diversi è la più grande sfida del momento, che può però dare luogo a vere rivoluzioni.

Cloudera, la hybrid data company, ha annunciato nuove funzionalità per i dati ibridi che consentono alle aziende di trasferire in modo più efficiente dati, metadati e relativi carichi di lavoro e applicazioni tra diverse infrastrutture cloud e on premise per ottimizzare prestazioni, costi e sicurezza. Le nuove funzionalità vanno incontro alla necessità di gestione della trasformazione aziendale guidata dai dati e forniscono gli strumenti per utilizzarli al meglio oggi ma anche in vista di trasformazioni future guidate da AI e Machine Learning.

  • Portable Data Services per spostare in modo semplice e a basso rischio workload e applicazioni di dati, fornendo massima libertà di scelta in tema di data lakehouse.
  • Nuove funzionalità di Secure Data Replication, che potenziano ulteriormente la piattaforma SDX per semplificare e rendere più sicuri i movimenti di dati e metadati.
  • Universal Data Distribution, la prima soluzione di data ingestion pensata per i dati ibridi.

Tutte le nuove funzionalità presentate da Cloudera aiutano le imprese ad introdurre più efficacemente una strategia data-first e a lasciarsi guidare dai dati nello sviluppo di analisi e nella sperimentazione di nuovi casi d’uso, con la garanzia della presenza di una corretta gestione dei dati ibridi e senza limitazioni.

In ambito sanitario, ad esempio, possono essere necessari da sei a oltre 12 anni per condurre tutte le fasi allo sviluppo di un nuovo farmaco o vaccino – dalla ricerca e dai test agli studi clinici e alle approvazioni normative – e, una volta che questo viene immesso sul mercato, le aziende farmaceutiche hanno una piccola finestra di opportunità per recuperare i costi di sviluppo prima che il brevetto scada. Inoltre, negli ultimi anni i costi di produzione dei farmaci sono rimasti invariati, con una conseguente notevole riduzione della redditività. GlaxoSmithKline (GSK), azienda farmaceutica globale, ha implementato le soluzioni di Cloudera nella propria piattaforma informativa di ricerca e sviluppo, per fornire una visione olistica di tutti i dati all’interno della R&D e dare ai ricercatori un immenso vantaggio analitico, effettuando analisi in pochi minuti, attraverso la combinazione di oltre cinque petabyte (PB) in 10 diversi domini di dati, tra cui dati di scoperta, clinici, genomici e altri dati di R&D provenienti da oltre 2.000 silos. Inoltre, sfruttando le funzionalità di Cloudera SDX, GSK può gestire tutti i metadati e le informazioni sulle policy in modo centralizzato. I ricercatori possono combinare e analizzare i dati indipendentemente da quando, come e dove sono stati generati, con la certezza del rispetto dei rigorosi standard interni e di settore in materia di privacy e sicurezza, per portare ai pazienti nuovi farmaci e vaccini in modo più rapido e meno costoso.

Con una crescita esponenziale dei dati che non accenna a rallentare, per le imprese è imperativo individuare strumenti critici per trasformare rapidamente il proprio business in un ambiente sempre più ibrido e multi-cloud”, dichiara Daniel Newman, socio fondatore e Pricipal Analyst di Futurum Research. “Con questi aggiornamenti, Cloudera compie un ulteriore passo in avanti come azienda che aiuta le imprese data-first a sfruttare intelligenza artificiale, machine learning e architetture ibride per far evolvere il proprio business”.

Le novità di Cloudera per l’analisi e la gestione dei dati ibridi sono specificatamente progettate per aiutare le organizzazioni a gestire i dati su scala attraverso tutti i data center e i cloud pubblici, favorendo la trasformazione delle imprese con AI e ML.

Le imprese non dovrebbero trovarsi costrette a scegliere tra contenimento dei costi e ottimizzazione delle prestazioni, soprattutto ora che si stanno dirigendo sempre di più verso un mondo ibrido e multi-cloud, in cui questi due aspetti sono strettamente interconnessi”, afferma Sudhir Menon, Chief Product Officer di Cloudera. “Le organizzazioni che scelgono una strategia ‘data-first’ possono concentrarsi su come fornire valore dai dati, non solo su come ottimizzare i costi. Un elemento chiave è rappresentato dalla possibilità di spostare dati e carichi di lavoro ovunque in qualunque momento all’interno di una moderna architettura, al fine di soddisfare esigenze di business in continua evoluzione”.