Federico Bertamino, esperto di Reti Informatiche e Cybersicurezza, spiega come acquisire le competenze necessarie per lavorare nel mondo IT.

Reti-Informatiche

Condividiamo un commento di Federico Bertamino relativo alle competenze necessarie per lavorare nel mondo delle reti informatiche e della cybersecurity. Tutto parte dalla giusta formazione.

In qualsiasi abitazione oggi ci sono almeno venti dispositivi connessi alla rete internet, dal PC, agli smartphone e tablet ma anche sistemi di allarme, di videosorveglianza, elettrodomestici, apparati elettromedicali e molto altro. Non c’è alcun dubbio che le competenze necessarie alla realizzazione di una rete internet sicura e performante siano quindi molto più vaste e complesse. E non c’è dubbio che l’offerta di posti di lavoro nel mondo delle reti informatiche sia enorme”.

Sistemisti, analisti di Cybersecurity, installatori di impianti wifi sono figure ricercatissime dalle aziende, in questo periodo storico. Secondo una recente stima Assintec-Assiform in Italia ci sono 89mila posti di lavori vacanti nel settore della tecnologia e di questi circa 57mila rappresentano opportunità di lavoro accessibili anche per professionisti non laureati”.

Ma come può un giovane (o anche un meno giovane) acquisire le competenze necessarie a ricoprire con successo uno di questi ruoli nei settori delle reti informatiche e della cybersecurity? Il percorso formativo scolastico, meglio se universitario, rappresenta sicuramente un punto di partenza, con studi in ingegneria informatica o ingegneria delle telecomunicazioni. A questo si devono però poi aggiungere corsi di specializzazione, per ottenere alcune certificazioni, rilasciate da enti indipendenti o da costruttori di hardware, che rappresentano lo standard su cui poi andare a costruire le figure professionali necessarie”.

Per iniziare è sicuramente necessario conseguire una certificazione sulle reti informatiche, fra di esse vale la pena di ricordare la famosa CCNA, erogata da Cisco, oppure la CompTIA Network+. In questi percorsi di studio si apprende la teoria delle reti necessaria a costruire la propria figura professionale e questi percorsi di studio, virtualmente, possono essere intrapresi da chiunque anche se privo di qualsiasi conoscenza preliminare”.

In questo senso va però sottolineato che spesso e volentieri questi corsi presuppongono già un certo “agio” con la materia informatica per cui non sarebbe male affidarsi inizialmente ad istituti di formazione che possano anche fornire una certa assistenza agli studi, come quelli forniti da Altatensione. Dopo l’ottenimento delle certificazioni indicate, il futuro sistemista dovrà scegliere su cosa specializzarsi: potrebbe intraprendere i percorsi di certificazione di un determinato Vendor (ad esempio proseguendo con le certificazioni Cisco o con quelle Mikrotik) oppure intraprendere la via della Cybersecurity. In questo ultimo caso, sicuramente le certificazioni CompTIA rappresentano la scelta più saggia, visto che sono riconosciute in oltre 130 paesi nel mondo. Quelli sulle reti informatiche e sulla cybersecurity sono percorsi di studio complessi ma apprezzati da tutte le aziende in quanto “neutrali”. Si apprendono infatti concetti che poi possono essere declinati su qualsiasi sistema di sicurezza informatico e il superamento degli esami, CompTIA certifica un ottimo livello di comprensione e di preparazione dell’allievo, dal momento che sono molto complessi”.

Sicuramente il primo step in questa direzione è la certificazione Security+, a cui poi è possibile far seguire la CySa+ e la Pentest+. Quest’ultima, soprattutto se non si hanno già esperienze di Cybersecurity, può richiedere fino ad un anno di studio serio per essere conseguita. Altrettanto ricercate dal mondo del lavoro sono infine le figure esperte di server e di sistemi operativi. Partendo sempre da una certificazione di reti quale CCNA o Network+ (base imprescindibile per qualsiasi professionista nel mondo delle reti informatiche) si potrebbe a quel punto investire su studi riguardanti i sistemi operativi Windows e Linux, che sono la base di qualsiasi infrastruttura informatica. Nessuno studio tuttavia potrà mai sostituire la pratica. Queste competenze, infatti, sono le fondamenta su cui il professionista dovrà aver poi l’umiltà di costruire la propria esperienza. E l’unico modo per farlo è lavorare, possibilmente a fianco di colleghi più esperti, nella risoluzione di problemi quotidiani”.