Il 2023 vedrà la fine dell’era dei cookie e chi opera nel digitale sfrutterà le potenzialità dei contextual. Rankit ci spiega di cosa si tratta.

Cookie

La nuova era cookiless è iniziata. Fino ad oggi i cookie hanno permesso a editori, influencer, agenzie di marketing e tutti gli “addetti ai lavori” del mondo digital di comprendere meglio l’atteggiamento dei consumatori. Adesso si devono affrontare cambiamenti in atto e seguire le nuove linee guida in vigore dei fantomatici “biscotti del web” bisognerà imparare a fare sempre più a meno.

Fondamentali per chi lavora nel marketing e fastidiosi per l’utente, i cookie lasciano tracce del nostro atteggiamento sul web e monitorano quanto tempo passiamo su una pagina web, rilevano i nostri gusti e preferenze e vengono utilizzati per effettuare campagne di marketing targettizzate.

Da Safari a Apple, tutti si adattano alla fine dei cookie

Ma l’era dei cookie sta cambiando: secondo un’analisi di Salesforce, Safari ha già eliminato i cookie di terze parti, ed entro il 2024 anche Google Chrome farà seguito. Apple, con la nuova funzionalità App Tracking Transparency, ha già lasciato ai clienti la possibilità di scegliere quali app possono accedere ai loro dati a fini pubblicitari mirati.

L’abolizione dei cookie ha l’obiettivo di tutelare l’utente e permettergli di indicare in maniera chiara e definitiva se desidera essere tracciato o meno. Più rispetto della privacy al consumatore dunque, ma meno dati a disposizione per il mondo marketing. Come cambierà il lavoro nel digitale?

La nuova tendenza è chiara: capire ciò che interessa agli utenti online senza utilizzare dati terzi

Secondo Rankit, la piattaforma tecnologica che permette ai brand di sfruttare la potenza del contextual in ambiente digitale, capire ciò che piace ai consumatori è più che possibile anche senza tracciare ogni loro atteggiamento online o dover fare affidamento su dati sensibili.

Per Contextual si intendono tutti quei contenuti pubblicitari presenti all’interno di un sito web in grado di tracciare gli interessi dei consumatori senza basarsi su dati terzi.

Raggiungere l’utente giusto nel momento in cui ne ha bisogno senza utilizzare cookies è possibile creando contenuti sempre più adatti, sempre più contestuali.

Niente più campagne generiche o con target vastissimi: il Contextual in ambiente Social è un formato che consente di raggiungere il proprio target condividendo contenuti organici attraverso nicchie di interesse rappresentate da community verticali e/o content creator profilati e altamente performanti.

La richiesta di trasparenza dei dati è aumentata e la trasparenza è fondamentale non solo per far crescere l’attività di tutti gli operatori digitali, ma anche per offrire ai clienti la migliore esperienza possibile.

Come affermato nel Whitepaper dedicato ai Cookie realizzato da IAB, le principali metodologie disponibili per ovviare alla mancanza dei cookie di terza parte (first party data, Contextual, utilizzo di AI/ Machine Learning, Identificativi persistenti) vengono spesso utilizzate e testate in sinergia tra di loro.

È probabile che le strategie di digital marketing si svilupperanno all’interno di un nuovo ecosistema in grado di valorizzare ed interconnettere soluzioni cookieless, che permetteranno al mercato digitale di mantenere un elevato standard qualitativo per quanto concerne la profilazione e la misurazione delle attività digitali”, afferma Elena Decorato, co-fondatrice di Rankit.