Il rilascio della versione 2.0 di Davis, la piattaforma OneAgent di Dynatrace, rende concreto il concetto di automazione intelligente

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Con il progressivo affermarsi del processo di digitalizzazione, i dati, considerati il nuovo petrolio, sono alla base del successo delle aziende. Diventa quindi essenziale avere i dati sempre disponibili e prevenire malfunzionamenti o interruzioni di sistema. In quest’ottica oggi a prevalere è un approccio predittivo al cui cuore c’è l’automazione.

Eseguire manualmente i controlli, le verifiche, assicurandosi che tutte le componenti dell’infrastruttura IT mantengano parametri ottimali non è più una soluzione praticabile e per questo esistono piattaforme come OneAgent di Dynatrace. Nata ufficialmente nel 2016, OneAgent raccoglie tutti i dati di monitoraggio consentendo una visualizzazione in tempo reale di quello che sta accadendo e un’ottimizzazione delle performance delle applicazioni di rete.

Dynatrace OneAgent lavora interfacciandosi con i sistemi aziendali, andando a scansionare la rete alla ricerca di servizi e applicazioni attive e analizzandone lo stato e le performance. La piattaforma opera attraverso un’ottica predittiva perché il sistema non si limita a segnalare i problemi solo dopo che vengono individuati errori, ma agisce inviando avvisi non appena sono riscontrati comportamenti anomali, risolvendoli in maniera automatica.

Tutto questo è possibile grazie all’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale generati dal motore AI di Dynatrace: Davis. Recentemente rinnovato alla versione 2.0, si caratterizza per nuove funzionalità pensate per dare risposte migliori e più puntuali alle root causes di un problema.

Il punto di svolta della piattaforma è la capacità di creare un modello unico dei dati in tempo reale. Questa funzionalità si basa su un singolo agente che si trova a livello di sistema operativo ed è in grado di collezionare e scoprire le dipendenze esistenti tra tutti i livelli dello stack monitorato, dalle applicazioni, ai servizi, ai processi, agli host, fino agli ambienti cloud e di virtualizzazione. Solo così viene creata in automatico una mappa topologica di tutte queste entità e delle loro relazioni.

Le informazioni ottenute sono poi elaborate dal motore di intelligenza artificiale Davis per identificare in maniera automatica problemi, calcolare gli impatti sugli utenti e servizi, ottenere delle risposte ed innescare azioni automatiche di remediation per tornare alla situazione desiderata. Un’importante novità della nuova versione di Davis è la possibilità di arricchire il motore di intelligenza artificiale con dati esterni laddove non si può installare OneAgent su sistemi e apparati che comunque si vogliono monitorare.

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