Marketing e le Relazioni Pubbliche traineranno il settore

D2C: la transizione al modello direct to consumer

Secondo un’analisi elaborata da AJ-Com.Net, l’e-commerce italiano – nonostante il crollo del settore del turismo – otterrà nel 2021 una crescita del 37% rispetto al 2020.

Se prima del Coronavirus la domanda dell’e-commerce era trainata prevalentemente dal settore del turismo (20 miliardi di euro nel 2018), nel 2021 la bilancia si sposterà verso altri settori, a partire dal food e beverage (32,9 miliardi di euro), advertising, marketing e relazioni pubbliche (19,2 miliardi), abbigliamento (16,4 miliardi), arredamento (15 miliardi), informatica ed elettronica (13,7 miliardi), incontri e dating online (11 miliardi), farmaceutico, wellness e beauty (9,6 miliardi) ed editoria, dvd e multimediali (8,2 miliardi).

A far lievitare questa stima è in particolare l’emergenza sanitaria determinata dal Coronavirus. Secondo quanto osserva AJ-Com.Net, negli anni che verranno la web-economy avrà un valore sempre maggiore rispetto ai settori economici tradizionali. Nel 2021 si arriverà al 52% della popolazione planetaria che utilizzerà i canali digitali per fare acquisti.

Cosa spinge a comprare online? “Prima del Coronavirus i motivi erano essenzialmente tre: il prezzo più vantaggioso, la comodità di acquisto e la maggiore varietà di scelta offerta dal web” rispondono gli analisti di AJ-Com.Net.

“Ora invece – proseguono gli esperti – è maggiormente il fattore Coronavirus a determinare questa scelta. Per molti è un problema di percezione di maggiore sicurezza, per altri è un elemento più psicologico che porta a voler evitare lo stress di dover giustificare ogni minima uscita per andare a fare acquisti”.

Gli italiani, insomma, si spostano sempre più sul canale digitale ed è così che le “dot com” cresceranno nel 2021 ad una velocità esponenziale rispetto alle aziende tradizionali, con enormi benefici economici e sociali derivanti sia in termini di opportunità di business che di impatto sull’occupazione: basti pensare che negli ultimi 12 anni sono stati creati in Italia oltre un milione di nuovi posti di lavoro collegati al web.

“Sia le grandi e medie imprese che quelle più piccole e perfino i professionisti stanno puntando sull’online, anche perché le soluzioni di visibilità sul web sono accessibili con investimenti alla portata di tutti” puntualizzano gli analisti di AJ-Com.Net.

A ricorrere ad AJCOM, marchio registrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico che dal 2002 opera nel campo della comunicazione online ed offline, sono aziende ed enti nei più svariati settori: dall’Ufficio del Delegato del Comune di Roma alla Tutela dei Consumatori e degli Utenti alla multinazionale canadese Solar Power Network, fino ad arrivare ad Ener2Crowd, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding energetico, e -nelle ultimissime settimane- alla comunicazione implementata per Plusimple, la soluzione digitale italiana a supporto della lotta al Coronavirus.

Il cuore del sistema è un database di oltre 48.000 giornalisti ed influencer che si possono raggiungere attraverso la piattaforma creata proprio affinché chiunque possa diffondere il proprio pensiero o la propria opera.

“Vogliamo dare a tutti la possibilità di raccontare le loro storie, i loro successi, i loro eventi. Vogliamo che tutti possano facilmente aumentare la loro rassegna stampa collegandosi ad una vasta rete di giornalisti, blogger ed influencer che cercano quotidianamente notizie e contenuti di cui parlare” concludono i responsabili di AJ-Com.Net.