Privacy, tendenze di mercato, consumatori e analytics sono i pilastri su cui si basa il futuro della data collaboration nel marketing digitale secondo Liveramp.

LiveRamp

LiveRamp, la piattaforma di data connectivity, identifica quattro fattori chiave su cui si baserà il futuro della data collaboration nel marketing digitale. La società ritiene che questi fattori favoriranno i brand più versatili e reattivi, cioè coloro che coglieranno l’opportunità di sviluppare strategie e edificare un’infrastruttura dati atta ad offrire una migliore customer experience su tutti i canali.

Questi sono gli aspetti su cui LiveRamp consiglia di concentrarsi:

  • La privacy. La prospettiva a lungo termine delle privacy policy nel mondo è ancora tutta da scrivere: i quadri giuridici, le abitudini dei consumatori e le soluzioni offerte dai fornitori sono in costante evoluzione. Non c’è dubbio che il futuro sarà delle aziende che gestiranno proattivamente, con trasparenza e responsabilità, questo contesto in evoluzione, e che parteciperanno attivamente alle discussioni sulle normative. Il team di LiveRamp si aspetta innovazioni di rilievo nelle infrastrutture dati, che faciliteranno un ambiente di collaborazione sicuro incentrato sull’aspetto della privacy. Queste future soluzioni dovranno essere sufficientemente flessibili da consentire alle aziende di modificare i diversi livelli di autorizzazione in risposta ai nuovi quadri normativi e alla domanda dei singoli collaboratori. Tutto questo sarà accompagnato da una crescente volontà, in tutto l’ecosistema pubblicitario, di collaborare con le autorità di regolamentazione per creare un ambiente che funzioni per tutti.
  • Cambiamento delle condizioni di mercato. Da molto tempo i mercati si scambiano dati con i walled gardens, così chiamati per la protezione dei dati proprietari e per l’elevato grado di conoscenza che hanno dei loro utenti. Questa situazione è comunque ad un punto di svolta: i brand si stanno rendendo conto che possono diventare anche piattaforme media. L’attività pubblicitaria di Target, Roundel, ne è un buon esempio. Il team di LiveRamp prevede che sia i brand che i publisher costruiranno proprie infrastrutture dati, che daranno origine ad un nuovo paradigma media.
  • Nuove opportunità e sfide per il consumatore. Oggi in un contesto in continua evoluzione, restare in contatto con i consumatori richiede molti più dati di quelli a cui qualsiasi entità possa avere accesso. LiveRamp ritiene che le aziende che prevarranno saranno quelle in grado di passare rapidamente dall’informazione all’azione, pur essendo trasparenti nell’uso dei dati dei consumatori. Questo, a sua volta, favorirà una maggiore fiducia e una relazione più proficua con i consumatori.
  • Approccio organizzativo applicato all’analisi dei dati. I CMO, CFO, CIO e direttori IT e sicurezza hanno tutti un ruolo attivo da svolgere: i punti chiave sono, da un lato, costruire un’infrastruttura dati che ottimizzi l’accesso a questi ultimi agevolando il processo decisionale. Dall’altro lato devono fornire una intelligence univoca del consumatore simultaneamente a più dipartimenti aziendali. I silos stanno diminuendo man mano che sempre più aziende scoprono il valore di sfruttare i dati trasversali a diversi dipartimenti aziendali oppure tra aziende per scoprire insight che possono far aumentare i profitti, ad esempio allineando la strategia di marketing con l’ottimizzazione della supply chain.

Concentrarsi sulla connettività fra i dati porterà allo sviluppo di soluzioni che supportano la condivisione degli stessi all’interno e all’esterno dell’azienda. L’autorevolezza avrà un ruolo chiave in questo processo. Per questo motivo, LiveRamp prevede l’emergere di tecnologie che per definizione sono rispettose della privacy e agevolano l’accesso ai dati tra i collaboratori.

Questi quattro fattori chiave offrono interessanti opportunità per reinventare e rinnovare i brand. Per raggiungere il massimo profitto, questi ultimi dovranno prima di tutto costruire le proprie infrastrutture dati, rinforzare le partnership esistenti e stringerne di nuove. LiveRamp sottolinea che la tecnologia per supportare questo tipo di collaborazione su larga scala esiste già. I cosiddetti “technical data environments” sono strumenti per la collaborazione forniti  da parte di terze parti indipendenti, progettati per garantire il massimo livello di privacy e sicurezza quando aziende diverse collaborano.