Gli assistenti virtuali possono aiutare le compagnie assicurative a migliorare i loro processi riducendo il rischio truffa con l’analisi dei dati e dei comportamenti dei consumatori.

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Subire un sinistro è nella migliore delle ipotesi un’enorme seccatura, ottenere il risarcimento dovuto per il danno subìto, spesso, è ancora più frustrante. Ma d’altra parte non potrebbe essere altrimenti: le compagnie assicurative devono tutelarsi dal rischio di truffe e frodi e l’unico strumento a loro disposizione, per il momento, è un processo lungo e laborioso.

Bisogna compilare un modulo, ma prima di inviarlo con una raccomandata servono anche un preventivo di spesa, fotografie che certifichino il danno ed eventuale documentazione medica. Passati cinque giorni lavorativi, i periti delle compagnie assicurative inizieranno a occuparsi della verifica dei danni subiti. Solo a questo punto arriverà una prima offerta di rimborso: dopo 30 giorni nel caso di una constatazione amichevole, 60 giorni in assenza di essa e addirittura 90 in presenza di lesioni.

L’intelligenza artificiale può portare beneficio ad assicurazioni e clienti

Un processo lungo e farraginoso che l’intelligenza artificiale può aiutare a snellire e velocizzare a vantaggio di tutti, riducendo i rischi per le compagnie assicurative, aumentando i loro margini di guadagno e facendo crescere la soddisfazione dei clienti per i quali è importante il prezzo del premio, ma anche il servizio.

Stiamo parlando dell’applicazione al settore assicurativo di quelle che tra gli esperti vengono chiamate reti neurali: ovvero sistemi di intelligenza artificiale che apprendono concetti in diverse modalità, principalmente attraverso testo e immagini. Qualcosa del genere è già realtà. Indigo.ai ha creato per il Gruppo ITAS (e in collaborazione con il loro partner IFM in qualità di contact center) – un assistente virtuale in grado di gestire l’intero traffico telefonico relativo alle richieste di informazioni sui sinistri, al fine di ridurre il carico di lavoro a cui erano sottoposti gli operatori e dotare l’infrastruttura della compagnia assicurativa di un sistema che fosse raggiungibile 24/7. In soli quattro mesi, questo assistente virtuale ha gestito quasi 19mila telefonate in piena autonomia, soddisfacendo il 91% delle richieste senza l’intervento umano. Ma l’Intelligenza artificiale potrebbe rivoluzionare l’intero processo gestionale delle compagnie assicurative attraverso l’automatizzazione di tre fondamentali pilastri: i sinistri, le proposte commerciali e il riconoscimento di eventuali frodi.

L’AI per analizzare il sinistro: stime più rapide e affidabili

Un sistema basato sull’AI velocizza la gestione delle pratiche, la stima dei danni e tutti i passaggi che riguardano l’impiego di processi interni e operazione di calcolo standardizzate. L’algoritmo, quindi, può aiutare le compagnie assicurative ad analizzare le immagini per avere una stima dei danni più affidabile e non soggettiva. In questo modo, inoltre, impiegati e periti verrebbero liberati da processi ripetitivi e a basso valore aggiunto per dedicarsi maggiormente alle specifiche richieste dei clienti.

Per costruire un sistema del genere bisogna appoggiarsi a un’intelligenza artificiale conversazionale, capace di porre le domande giuste e in grado di gestire situazioni di crisi ottenendo il maggior numero di informazioni possibili. Un’intelligenza che grazie alle reti neurali multimodali potrà analizzare le immagini e i documenti, apprendendo sempre di più e facendo stime sempre più precise. In questo modo si riducono i tempi gestionali, si abbattono i costi e si velocizzano i risarcimenti.

Riconoscere le frodi con all’analisi dei dati

Ma non solo. Uno dei problemi principali delle compagnie assicurative, che poi si ripercuote sulle tariffe a carico dei consumatori, è quello delle frodi. Anche queste situazioni potrebbero ridursi drasticamente grazie all’intelligenza artificiale – che può analizzare e studiare le immagini, ma soprattutto confrontarle con quanto dichiarato dall’utente. Più dati diamo in pasto alla macchina, più questa sarà in grado di riconoscere comportamenti sospetti e anche approfondire situazioni dubbie.

Ecco alcuni esempi. Due tra le reti neurali più avanzate si chiamano DALL·E e Clip. DALL·E è in grado di trasformare un testo in un’immagine, mentre Clip sa classificare istantaneamente un’immagine come appartenente a una determinata categoria. È evidente che un’applicazione di tali tecnologie alle compagnie assicurative ridurrebbe in maniera significativa il rischio frodi. Ovviamente, in questo senso è cruciale l’addestramento dell’algoritmo perché da una parte deve poter analizzare la qualità del dato e dall’altra esaminare immagini sconosciute. Il sistema deve quindi poter immagazzinare milioni di immagini per registrare tutte le informazioni necessarie, arrivare a una stima celere del danno e poter quindi capire se si tratta o meno di una truffa. Una AI ben addestrata è in grado di individuare in modo accurato i comportamenti che potrebbero essere fraudolenti, supportando concretamente il processo decisionale in merito a una possibile frode compiuta da un utente.

Non solo pratiche: l’interazione con il pubblico

Non dimentichiamoci che con l’AI, già oggi, si possono creare dei chatbot molto avanzati che sono capaci di interagire con gli utenti e rispondere davvero in maniera puntuale alle loro richieste. Le compagnie assicurative, ad esempio, possono già oggi dotare i centralini o la pagina Facebook di un assistente virtuale completamente personalizzato che permetta alle società di raccogliere tutte le informazioni necessarie a una prima valutazione in maniera automatizzata, permettendo all’utente di ottenere subito una stima della propria polizza e procedere alla stipula velocemente. Insomma, come in ormai quasi tutti gli ambiti della nostra vita, anche nel settore assicurativo l’intelligenza artificiale può portare dei vantaggi che erano inimmaginabili fino a pochi anni fa e che semplificano il lavoro delle aziende, ma soprattutto, facilitano la vita delle persone.

Di Gianluca Maruzzella, Co-Founder & CEO di Indigo.ai