La partnership prevede l’installazione di telecamere di sorveglianza PTZ per garantire un monitoraggio continuo del porto di Livorno.

porto di Livorno

Il porto di Livorno, scalo italiano per i prodotti forestali, nonché area interessata da oltre il 10% del traffico portuale italiano e in cui transitano circa 600.000 auto nuove ogni anno, ha scelto le soluzioni integrate di Axis Communications.  Le aree portuali sono una complessa infrastruttura critica dove le esigenze di gestione logistica e di movimentazione delle merci si intersecano con la necessità di garantire sicurezza, non solo per aspetti legati alla security, ma anche per la safety dei dipendenti, dei lavoratori e dei fornitori che quotidianamente animano l’area portuale.

Il progetto di videosorveglianza del porto di Livorno prevede attualmente l’impiego di 70 telecamere, responsabili della sicurezza di contesto, molte delle quali fisse”, spiega Pierangelo Bertino, Key Account Manager per l’Italia di Axis Communications. “Queste telecamere sono supportate poi dalle PTZ, come l’Axis Q6215-LE che, posizionata a 85 metri, grazie al suo zoom ottico 30x, permette la sorveglianza di dettaglio necessaria per coprire zone più ampie e ottemperare al monitoraggio continuo delle aree sensibili”.

Le telecamere PTZ sono poste a differenti altezze sulle strutture del porto di Livorno e consentono inoltre di avere una visione in tempo reale di tutto ciò che avviene nell’area. I loro flussi sono integrati nella piattaforma VMS di Milestone che, oltre a creare un unico filmato – gestibile direttamente in control room – unendo le riprese delle varie telecamere, garantisce affidabilità anche in termini di cybersecurity.

Le soluzioni Axis, abbinate al VMS Milestone, permettono, oltre alla riduzione al minimo i falsi allarmi e al monitoraggio di potenziali rischi alla sicurezza e alla safety in tempo reale, la raccolta di dati e informazioni utili per l’ottimizzazione delle procedure e delle operazioni condotte all’interno dell’area.

Un sistema integrato di sicurezza come quello adottato dal Porto di Livorno è inoltre già pronto ad accogliere nuovi dispositivi o nuovi software, ad esempio per coprire altre zone del porto che al momento non sono monitorate.