Il Governo ha annunciato una serie di Voucher per favorire l’adozione della Banda Larga presso le aziende. Ma manca il decreto attuativo e sono già iniziate le truffe

Nelle scorse settimane, il Governo ha annunciato una serie di voucher per favorire la diffusione della Banda Larga in Italia. Un’iniziativa che dovrebbe essere accolta con grande soddisfazione da tutti gli operatori nazionali, grandi e piccoli. Eppure c’è chi, come Simone Terreni – titolare di VoipVoice, ha sollevato una dura critica, indirizzata soprattutto ai grandi operatori che, a suo dire, stanno promuovendo una serie di operazioni scorrette.
Il Piano del Governo dovrebbe essere un incentivo. Perché lei è critico?
Il Governo ha annunciato la Fase 2 del PIANO VOUCHER, stavolta per le Imprese, per agevolare la diffusione della BANDA ULTRALARGA nel Paese. Sul piatto ci sono 609 Milioni. 516 Milioni stanziati dal MISE (Ministero per lo Sviluppo Economico) e 93 Milioni avanzati dal PIANO VOUCHER Fase 1, quello rivolto alle famiglie con ISEE inferiore ai 20 mila euro quello dello scorso anno.
All’atto pratico come vengono assegnati i voucher?
È un sostegno alla domanda: cioè alle aziende che vogliono la Fibra, viene dato un voucher, che può variare da 300 € euro a 2.500€, per agevolarle nell’acquisto di un servizio di connettività. In particolare alle micro, piccole e medie imprese fino a 250 dipendenti e con massimo 50 milioni € di fatturato annuo, iscritte al Registro delle Imprese.
Ma il Piano è già operativo?
No, e non si conosco nemmeno i tempi, poiché siamo in attesa del decreto attuativo, sulla cui emanazione non ci sono certezze.
In attesa delle date, sappiamo come verrà assegnato?
Le Aziende scelgono un operatore e se rientrano nei requisiti possono avere il Voucher a patto restino con l’Operatore per un periodo compreso tra 18 mesi e 36 mesi dall’attivazione del servizio. 3 anni nel nostro settore sono un’eternità e qui iniziano i problemi concreti, anche perché alcuni player hanno iniziato una serie di azioni commerciali non sempre trasparenti.
Ci spieghi meglio…
I principali player del settore delle Telecomunicazioni [Tim, Vodafone, Wind, Fastweb] hanno aderito al Piano Voucher e hanno cominciato a prendere le preadesioni. Sui loro siti sono comparse delle pagine civetta, tutte uguali, fatte copia incolla, dove millantano lo sconto a breve, ma questo non è corretto.
E quali rischi comporta tutto questo?
L’operatore una volta che gli hai lasciato il contatto per avere il Voucher, ti può richiamare e proporti servizi alternativi, può darti servizi aggiuntivi, può vincolarti a durate contrattuali non richieste. Insomma il classico regalo ai soliti noti per spartirsi la torta.
E per quale ragione lei è così critico?
Perché Operatori Privati utilizzano soldi pubblici per farsi pubblicità, in alcuni casi ingannevole. Il Voucher dovrebbe essere erogato direttamente all’azienda e non passare dai “consulenti” di telefonia che possono circuire i clienti.
Voi di VoipVoice come avete reagito? 
Noi abbiamo realizzato il nostro VOUCHER PER LA DIGITALIZZAZIONE DEL PAESE. Di tasca nostra abbiamo deciso di aiutare le aziende che vogliono attivare servizi nuovi o potenziare quelli già attivi erogando un sostegno che può arrivare, in base alla tipologia di contratto, fino a 1.640 €.
In cosa è diverso da altri voucher?
È subito disponibile, non ha vincoli, è concreto, reale e trasparente. Ed è uno sforzo economico completamente a carico nostro per non gravare sullo spreco di soldi pubblici. In un momento in cui l’Italia ha bisogno di ripartire abbiamo deciso di fare la nostra parte.