Anche quest’anno Casaleggio Associati (CA) ha analizzato i dati relativi all’eCommerce nel 2022 che registrano una crescita del fatturato del 19% per un totale di 75,9 miliardi di euro.
“Il 2022 è stato l’anno del reality check per gli esercenti e i produttori che hanno dovuto ritornare a giocare secondo le regole di mercato senza il boost, e in alcuni casi l’ostacolo, del lockdown”, spiega il presidente di CA Davide Casaleggio. “La vera novità è stata l’inflazione che l’eCommerce italiano in tutta la sua vita non aveva ancora conosciuto. Da una parte ha influito sugli acquisti a causa dei prezzi maggiorati, dell’incertezza dovuta alla crisi energetica, alla guerra in corso e ai costi impennati dei trasporti dall’Asia”.
Gli operatori hanno approfittato di queste dinamiche per riorganizzare la produzione e rendere meno strutturali gli sconti e prevedono anche per il 2023 una crescita a due cifre, in media del 17,26%. La crescita viaggerà su canali differenziati perché da una parte gli operatori che possono ancora finanziare la crescita in perdita sono sempre meno visto l’aumento dei tassi della BCE, dall’altra la crescita finanziariamente sostenibile spesso non è sufficiente a stare al passo con gli operatori esteri che entrano in Italia.
Gli investimenti delle aziende eCommerce
Le aziende eCommerce italiane nel breve termine prevedono di investire soprattutto in marketing e promozione (54%). Al secondo posto si posizionano, come l’anno precedente, gli investimenti tesi a migliorare le prestazioni, l’usabilità e la user-experience del sito web (50%), mentre al terzo posto ci sono gli investimenti volti a migliorare l’infrastruttura tecnologica (per il 41%).
Tra le attività di marketing, quelle SEM (Search Engine Marketing) continuano a raccogliere la maggior parte degli investimenti (24%). Al secondo posto con il 14% troviamo le attività SEO (Search Engine Optimization). Al terzo posto i Social Media con il 14%.
E proprio per quanto riguarda i social, risulta essere Instagram (48%) la piattaforma più efficace per le attività di vendita online, in grado di superare Facebook (37%). Al terzo posto cresce Whatsapp Business (31%).
Tra i trend in atto spiccano l’evoluzione dei sistemi di pagamento, come testimoniato da Stripe e le nuove forme di Conversational Commerce, come raccontato da Charles.
I manager degli eCommerce italiani ritengono che ci sarà un impatto significativo sulla vendita online dovuto all’Intelligenza Artificiale e la maggioranza sostiene che avverrà entro tre anni. Dopo l’hype su ChatGPT si inizia a pensare e progettare l’applicazione alla vendita online. La capacità di comprendere in modo evoluto la richiesta e le esigenze della persona e immaginare una risposta coerente e personalizzata per il singolo apre una nuova dimensione dell’acquisto online.