Sulla scia di una percezione sempre più forte dei rischi ambientali e sociali, in prima linea quello del cambiamento climatico, mondo economico, istituzioni e società civile hanno da tempo intrapreso un percorso che sta portando le aziende a inserire nelle proprie strategie aziendali il tema dell’ESG (Environmental Social Governance) e sostenibilità.
Questo comporta la creazione di specifici indicatori che misurano come un’azienda influisce sulla salute del pianeta, sui propri dipendenti e sulla società. L’inserimento di questi criteri all’interno delle strategie aziendali indica che queste devono continuare a perseguire obiettivi di crescita, ma che siano sostenibili. La percezione oggi è quanto mai diffusa, tanto che secondo Istat quasi il 60% delle imprese manifatturiere ha intrapreso azioni di sostenibilità nel corso del 2022.
La sostenibilità gioca un ruolo importante anche a livello finanziario: negli ultimi anni la valutazione ESG è diventata sempre più importante per gli investitori istituzionali e i fondi pensione, che cercano di integrare i fattori ESG nelle loro strategie di investimento, al fine di proteggerli e contribuire alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Applicando una logica finanziaria, viene naturale pensare che le aziende che rispettano i principi ESG saranno anche beneficiari di un afflusso maggiore di capitali rispetto a quelle che invece li ignorano.
Sostenibilità e organizzazione aziendale
Le tematiche ESG hanno un impatto significativo sull’organizzazione aziendale e sulle relazioni professionali e personali tra i lavoratori all’interno dell’azienda.
Le finalità che possono derivare dalla applicazione di tali principi possono essere diverse: sostenere e sviluppare all’interno della azienda obiettivi di sostenibilità; diffondendone i valori tra i dipendenti e collaboratori e adottando processi e strumenti HR in grado di sostenere e promuovere il “benessere” dei lavoratori, per raggiungere risultati, non solo economici, ma anche sociali ed ambientali.
La tematica ESG nelle aziende di sicurezza
Un Security Provider deve erogare servizi di sicurezza che mirino a limitare il più possibile le emissioni. Questo approccio deve essere perseguito trasversalmente, in tutte le aree aziendali.
L’elettrificazione della flotta di mezzi operativi e tecnici è sicuramente un’attività che mira a un obiettivo di sviluppo sostenibile.
Va nella stessa direzione la promozione di iniziative volte a ridurre l’impatto dello spostamento casa-lavoro-casa dei propri dipendenti, così come il rispetto delle condizioni dei lavoratori in termini di diritti umani, sviluppo, valorizzazione, formazione e crescita professionale, salute e sicurezza.
Inoltre, lo sviluppo delle soluzioni di sicurezza, siano esse di sicurezza fisica o informatica, devono essere necessariamente ESG-by-design.
L’impatto della cyber security
Le minacce informatiche rappresentano una delle minacce più immediate al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità di un’azienda, perché qualunque impresa potrebbe subire un attacco hacker tale da comprometterne l’operatività e il funzionamento della catena produttiva, con un impatto notevole, dal punto di vista finanziario ma anche sociale – nel caso di servizi al cittadino o di infrastrutture critiche.
La cyber security rappresenta dunque un anello importante nell’ambito della strategia ESG di un’azienda: nessun imprenditore può più considerarlo un aspetto meramente tecnico, perché si tratta di un vero e proprio tema strategico che può avere un impatto economico rilevante in quanto strettamente correlato allo sviluppo sostenibile che l’azienda persegue.
Ancor più strettamente correlato all’impatto ambientale è l’identificazione di nuove tecnologie su cui basare l’offerta di servizi cyber, utilizzando soluzioni molto meno energivore rispetto al passato che permettono di risultare molto leggere in termini di occupazione CPU e memoria, restituendo nuova vita alle macchine, recuperandone la potenza e assicurandone un impiego più duraturo.
Site security e impatto ambientale
Anche quando si parla di sicurezza fisica, la tecnologia consente di ridurre l’impatto ambientale.
Sono moltissime le potenziali applicazioni, ma un perfetto esempio è un servizio di video analisi con sistema di intelligenza artificiale applicato alle telecamere già installate presso i clienti. Con soluzioni come questa l’intervento sul campo si riduce sensibilmente ai soli casi di allarme verificato.
In parallelo si promuove l’economia circolare, perché non è necessario sostituire il parco telecamere già presente, che di conseguenza allunga la propria vita e viene valorizzato.
Anche la IoT Security può giocare il suo ruolo
Infine, l’IoT permette a un’azienda di raccogliere dati dalla cui analisi si può evincere e monitorare l’andamento rispetto ai propri obiettivi ESG; dall’altro lato, può effettivamente contribuire al miglioramento di alcuni processi significativi dal punto di vista ambientale e sociale, perché permette una maggiore flessibilità nelle operatività e procedure di lavoro e una significativa riduzione sui consumi energetici.
Lo sviluppo di soluzioni IoT, integrate con le tecnologie di sicurezza, permette di andare al di là della semplice raccolta di dati, realizzando per un cliente scenari di automazione dei processi, che possono aumentarne in modo sensibile l’efficacia.
Un ruolo importante in questo campo viene ricoperto dai system integrator, ovvero dalle realtà che mettono la loro competenza al servizio dello specifico mercato, identificando le tecnologie più adatte e disegnandone un’implementazione su misura, partendo dalle esigenze individuali del cliente.
Una maggiore efficienza dei processi si ripercuote in positivo sull’efficienza economica dell’azienda, ma anche sul suo impatto ambientale, dando vita nei fatti a un circolo virtuoso in cui business e sostenibilità si alimentano a vicenda.