Nel quadro della sua strategia multi-cloud, Thomson Reuters ha scelto Oracle Cloud Infrastructure (OCI) per rendere disponibile il suo software per la gestione della tassazione indiretta a clienti di tutto il mondo. Inoltre, Thomson Reuters baserà l’applicazione su Oracle Autonomous Database per semplificare i processi e migliorare le performance grazie a una soluzione cloud-first.
Le soluzioni ONESOURCE enterprise cloud di Thomson Reuters offrono ad aziende di ogni dimensioni, dalle PMI alle multinazionali un sistema unificato per la gestione della tassazione commerciale, che si aggiorna automaticamente con i continui cambiamenti dello scenario fiscale. Scegliendo Oracle Cloud Infrastructure per la soluzione ONESOURCE Indirect Tax Determination l’offerta cloud-based di Thomson Reuters si amplia, per aiutare clienti di tutto il mondo in ogni tipo di calcolo, dal più semplice ai più complessi, relativo alla tassazione applicata alle transazioni.
Grazie alle caratteristiche tipiche di OCI – sicurezza integrata, elevata disponibilità e miglior rapporto costo-prestazioni – Thomson potrà supportare i clienti nell’automatizzare le transazioni senza preoccuparsi dei limiti di capacità. Inoltre, utilizzando il programma recentemente annunciato Oracle Cloud Lift Services Thomson Reuters si è avvalsa senza costi aggiuntivi dell’esperienza diretta dei progettisti Oracle Cloud, insieme a tool tecnici e risorse di engineering in cloud, per accelerare lo sviluppo della nuova applicazione cloud-native.
“Siamo entusiasti di portare la nostra offerta cloud per ONESOURCE Indirect Tax Determination su Oracle Cloud Infrastructure, avviando una solida collaborazione con Oracle” ha dichiarato Sunil Pandita, President of Corporates, Thomson Reuters. “I nostri clienti continueranno ad avere un livello di accuratezza senza pari dei dati, relativi ad oltre 56.000 diverse giurisdizioni fiscali, insieme alla necessaria sicurezza cloud che oggi deve accompagnare qualsiasi soluzione tecnologica. Siamo felici che la nostra nuova applicazione per la gestione della tassazione indiretta sia ora disponibile nativamente su OCI, anche per offrire il nostro motore per la determinazione della tassazione indiretta a clienti Oracle in tutto il mondo”.
“Forte di decenni di leadership, Thomson Reuters è tra le tante aziende che stanno adottando Oracle Cloud Infrastructure per i vantaggi che offre in termini di rapporto tra costo e performance, sicurezza, disponibilità globale e servizi di progettazione cloud dedicati” ha dichiarato Mark Hura, executive vice president, North America Cloud and Technology, Oracle. “Siamo entusiasti della collaborazione con Thomson Reuters e del fatto che questa offerta entri in Oracle Cloud Marketplace, dove i nostri clienti enterprise potranno ora accedere facilmente alle soluzioni per la tassazione indiretta”.
Oracle e Thomson Reuters proporranno e venderanno insieme ONESOURCE ed altre soluzioni cloud-native, in un’alleanza pensata per espandere l’attuale presenza di Thomson Reuters a livello globale. Le 30 Cloud Region di Oracle garantiscono una stretta prossimità ad ogni location di Thomsn Reuters, aiutando a rispettare i requisiti di sovranità dei dati e assicurando ai clienti di sapere esattamente dove i loro dati sono gestiti ed elaborati. Thomson Reuters è un membro di Oracle PartnerNetwork (OPN) e le sue soluzioni sono disponibili in Oracle Cloud Marketplace, luogo ove i clienti possono cercare applicazioni e servizi con cui creare le migliori soluzioni per il loro business.
Oracle Autonomous Database, dal canto suo, aiuta a gestire virtualmente tutte le complessità insite nell’operare un database convergente in cloud, senza dimenticare la sicurezza dei dati e lo sviluppo di applicazioni data driven. Automatizza il provisioning, la configurazione, la sicurezza, il tuning, lo scaling, le attività di patching, il back-up e le attività di ripristino. A differenza di altre soluzioni di data warehousing in cloud completamente gestite, che fanno solo aggiornamenti e applicano patch, Autonomous Database offre scaling automatico ed elastico, tuning delle performance, sicurezza elevata e un ampio insieme di funzionalità integrate in un “database convergente”, che permette query su diverse tipologie di dati (non solo relazionali, ma anche spaziali, JSON, immagini ecc) e carichi di lavoro diversi (Blockchain, IoT ecc), di fare analisi con il machine learning, di caricare automaticamente e creare visualizzazioni dei dati.