Daniel Junowicz di AppsFlyer commenta l’annuncio fatto da Google sull’implementazione di Privacy Sandbox su Android.

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Da Google arriva una nuova notizia legata alla protezione privacy degli utenti. L’annuncio, fatto da Anthony Chavez VP, Product Management, Android Security & Privacy all’interno di un post sul blog di Google, è il seguente: “Oggi annunciamo un’iniziativa pluriennale per costruire la Privacy Sandbox su Android, con l’obiettivo di introdurre nuove soluzioni pubblicitarie più private. In particolare, queste soluzioni limiteranno la condivisione dei dati dell’utente con terze parti e opereranno senza identificatori cross-app, incluso l’ID pubblicitario. Stiamo anche esplorando tecnologie che riducono il potenziale di raccolta di dati nascosti, inclusi modi più sicuri per le app di integrarsi con gli SDK pubblicitari. Il nostro obiettivo è lo sviluppo delle soluzioni pubblicitarie efficaci e che migliorino la protezione della privacy”.

La notizia non passa inosservata e, in merito, si pronuncia Daniel Junowicz, RVP EMEA & Strategic Projects di AppsFlyer, piattaforma di analisi e attribuzione di marketing mobile SaaS, affermando quanto segue: “L’annuncio dell’implementazione della Privacy Sandbox di Google su Android è il naturale proseguimento di un ecosistema che continua a dare priorità alla privacy degli utenti. Da quando lo scorso anno il framework ATT di Apple ha dato il via a questi cambiamenti, il marketing mobile ha continuato a innovare e abbracciare nuove modalità in grado di preservare la privacy e guidare, nel contempo, le prestazioni”, commenta

Per i marketer mobile Android, poter contare sulla giusta tecnologia sarà fondamentale per continuare a generare insights preziosi senza compromettere la privacy”, continua Daniel Junowicz. “Per esempio, l’uso di soluzioni di misurazione predittiva insieme ad approcci creativi sarà di vitale importanza per fidelizzare, coinvolgere e monetizzare gli utenti, fornendo al contempo un’esperienza utente personalizzata in un ambiente conforme alla privacy. Inoltre, lo sviluppo di tecnologie Data Clean Room offrirà uno spazio neutrale e sicuro per la collaborazione di più entità che utilizzano i dati degli utenti 1st-party“.