Alberto Bazzi di Minsait spiega quali sono i principali trend che stanno guidando l’evoluzione digitale italiana nel 2023.

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In questo articolo di Alberto Bazzi, Direttore in Italia di Digital Business Technologies presso Minsait, scopriremo come Data Analytics, Intelligenza Artificiale, Automation & Low Code, Cloud Computing e Digital Workspace, traineranno l’evoluzione digitale del nostro Paese nel 2023.

Il ritmo dell’evoluzione digitale continua ad accelerare senza mostrare segni di rallentamento. Il 2022 è stato un anno complesso, caratterizzato da sfide sociali, economiche e geopolitiche che hanno scosso il mondo. Nel 2023, in uno scenario generale che rimane molto incerto, ci troviamo in una fase di transizione tra la prima ondata di digitalizzazione e la seconda, in cui le tecnologie che hanno caratterizzato gli ultimi anni, e hanno tuttora un enorme impatto sulle aziende, lasceranno il passo a nuove soluzioni digitali che guideranno il prossimo decennio.

Secondo i dati condivisi da Gartner, il mercato globale dei servizi IT nel 2022 ha mostrato un incremento di circa il 10% rispetto all’anno precedente, sfiorando gli 1,27 trilioni di dollari. Questa crescita non mostra segni di rallentamento per il 2023, in cui è stimato che questo mercato raggiunga gli 1,37 trilioni di dollari, un ulteriore 8% in più rispetto al 2022. Anche in Italia, secondo NetConsulting cube, il mercato digitale è in costante crescita e ha fatto registrare nel 2022 un +2,1%. Inoltre, nel 2023 sarà previsto un ulteriore incremento intorno al 3%, facendo superare al mercato il valore di 79 miliardi di euro.

Ma quali sono i principali trend che stanno guidando l’evoluzione digitale italiana nel 2023?

Il primo riguarda l’utilizzo di Data Analytics e Intelligenza Artificiale: l’elaborazione e l’analisi dei dati, infatti, sono diventati essenziali per le aziende e per le istituzioni che vogliono sfruttare al massimo il patrimonio informativo di cui dispongono. Tuttavia, l’elevata mole di dati, se fosse elaborata da operatori umani, richiederebbe un tempo troppo lungo e avrebbe margini di errore troppo elevati. L’Intelligenza Artificiale, invece, permette ai computer di analizzare in brevissimo tempo enormi quantità di dati, fornendo una migliore comprensione della situazione attuale e previsioni più accurate.

Il secondo trend è l’Automation & Low Code. L’automazione dei processi aziendali, attraverso la sostituzione della forza lavoro umana con tecnologie robotiche, ha l’obiettivo di ottimizzare le operazioni ripetitive, ridurre gli errori e migliorare l’efficienza. Ciò permette all’azienda di concentrarsi su attività più rilevanti e di ridurre i costi. Il Low Code, affiancato all’Automation, consente di creare soluzioni e applicazioni anche a non sviluppatori e tecnici, utilizzando blocchi di costruzione predefiniti e semplici interfacce grafiche. Secondo le stime di Gartner, il 70% delle nuove applicazioni sviluppate utilizzerà tecnologie Low Code o no-code entro il 2025, rispetto a meno del 25% nel 2020.

Il terzo è il Cloud Computing, che permette alle aziende di accedere in modo sicuro ai loro servizi e dati da qualsiasi dispositivo, in qualsiasi momento. I servizi cloud sono essenziali per la gestione dei flussi di lavoro, la conservazione documentale, i servizi di comunicazione e collaborazione online. Grazie ai servizi cloud, le aziende possono offrire servizi dedicati in mobilità, con la possibilità per gli utenti di connettersi ai sistemi aziendali anche quando sono fuori casa o fuori ufficio.

Infine, l’ultima tendenza che guida l’evoluzione digitale del nostro Paese riguarda il Digital Workplace. L’emergenza sanitaria che ha contraddistinto gli ultimi anni ha accelerato l’adozione del lavoro ibrido, che consente ai lavoratori di lavorare sia in remoto che in presenza. Questo approccio comporta vantaggi sia per i lavoratori che per l’azienda, ma richiede una preparazione adeguata con tecnologie, strumenti ed ecosistemi digitali.

Conclusioni

Queste tecnologie sono e saranno ancora presenti nei piani delle aziende e delle istituzioni per i prossimi anni, ma la seconda ondata di digitalizzazione si avvicina: tendenze tecnologiche come il Phygital, nuovi canali come il metaverso e la realtà aumentata e algoritmi potenziati grazie alla computazione quantistica sono pronti a guidare la digitalizzazione del prossimo decennio. Le aziende e le istituzioni che sapranno sfruttare al meglio queste tecnologie saranno maggiormente pronte ad affrontare uno scenario globale in continua evoluzione, aumentando le loro probabilità di successo nel contesto economico attuale e futuro.

di Alberto Bazzi, Direttore in Italia di Digital Business Technologies presso Minsait