Il processo, accelerato dal lockdown, aveva già iniziato a manifestarsi nel 2019

eCommerce, PMI italiane ancora indietro ma aumenta l'inclusione

Con lo sviluppo di internet sono sempre di più le piattaforme di e-commerce, ossia siti dove poter fare acquisti online. Una modalità spesso più comoda, potenzialmente sicura in quanto tutti i pagamenti sono tracciati, e offre la possibilità di acquistare prodotti provenienti da tutto il mondo. Queste caratteristiche hanno fatto sì che negli ultimi anni anche il numero di italiani che decidono di comprare da questi siti sia cresciuto. Gli acquisti online sono aumentati ulteriormente con il lockdown e con l’impossibilità di potersi recare nei negozi, come dimostrano le ultime indagini Istat.

Si tratta di un processo accelerato dal lockdown, ma che aveva già iniziato a manifestarsi nel 2019. Infatti, il numero degli italiani che a dicembre 2019 hanno effettuato acquisti online era aumentato del +38% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’Italia che sceglie l’e-commerce

Per quanto i dati mostrino un aumento delle persone che scelgono le piattaforme online per lo shopping, questo fenomeno ha avuto una diffusione diversa nelle varie regioni italiane.

Acquisti online: come cambiano le abitudini degli italiani?

Infatti, dal nord al sud le percentuali variano. Nelle regioni settentrionali le persone che dichiarano nell’indagine campionaria Istat di aver acquistato online negli ultimi tre mesi sono più del 35%. In particolare nel nord-ovest mediamente il 40% ha comprato online negli ultimi tre mesi prima dell’intervista. Infatti, la Lombardia e la Valle d’Aosta sono le regioni con le quote in assoluto più alte, rispettivamente pari a 42,9% e 42,8%. Tali percentuali calano nelle regioni del centro Italia in media fino al 36%, con la sola Toscana che supera tale valore raggiungendo quasi il 40%.

Infine, nelle regioni del sud tali quote diminuiscono ulteriormente non superando mai il 35%, eccezion fatta per la Sardegna (35,8%). In generale, infatti, nel mezzogiorno mediamente il 27% ha comprato online nel periodo dell’indagine. Sicilia e Campania sono le regioni con le percentuali inferiori, rispettivamente pari a 24,4% e 23,2%.

I prodotti comprati sugli e-commerce

Parlando, invece, di cosa si acquista online, dall’indagine Istat è possibile identificare quali fossero i prodotti più gettonati sugli e-commerce dagli italiani nel 2019.

Acquisti online: come cambiano le abitudini degli italiani?

Dal sondaggio sulle abitudini di vita degli italiani emerge che gli abiti e gli articoli sportivi sono la categoria merceologica più venduta online. Infatti, quasi il 44% degli intervistati nei tre mesi precedenti all’intervista dichiara di aver acquistato almeno uno di questi prodotti. Seguono gli articoli per la casa (38,7%), i pernottamenti per vacanze (29,4%), le altre spese di viaggio per vacanze (26,7%) e i libri, inclusi gli ebook (25%). In particolare, per quanto riguarda quest’ultima categoria, dai dati Istat emergeva un aumento dei libri digitali negli ultimi anni, una crescita accelerata anche dalla pandemia. Inoltre, gli e-book, per loro natura, sono acquistabili quasi solo online.

È comunque possibile ipotizzare che le categorie dell’abbigliamento e della lettura nel corso del 2020 e 2021 siano ulteriormente aumentate, a causa della parziale chiusura dei negozi dedicati.

Tra le categorie meno gettonate degli e-commerce, invece, sono presenti i biglietti per le lotterie e le scommesse (1,1%), il materiale per la formazione a distanza (3%) e giornali e riviste (3,3%). In generale anche le categorie dell’elettronica, della telecomunicazione e del digitale non superano l’11%. L’unica eccezione sono le attrezzature elettroniche che vengono acquistate online dal 21,7% degli intervistati.

I dati mostrano che resta in generale una certa reticenza a comprare online da parte degli italiani, con differenze tra regioni e regioni e anche in base al prodotto. Tuttavia, probabilmente, questa fotografia pre Covid-19 è cambiata nel corso dell’ultimo anno, periodo in cui le abitudini della popolazione sono cambiate a causa anche dell’impossibilità di recarsi fisicamente in un negozio o di viaggiare.

Fonte openopolis