Internet del futuro, Application Loyalty, Threat Hunting, reti Intent-based e competenze

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Il decennio appena concluso è stato incredibile dal punto di vista tecnologico: dall’adozione degli smartphone alla diffusione dell’AI nelle aziende e nelle case – e all’ormai totale ubiquità nell’utilizzo del cloud, delle app e dei social media. E adesso, cosa succederà? Quali tendenze tecnologiche saranno rilevanti per il prossimo anno?

  1. Internet for the Future

    Stiamo entrando nel terzo decennio del 21° secolo e l’innovazione tecnologica non mostra segni di rallentamento. La trasformazione digitale in atto sta mettendo a dura prova l’attuale infrastruttura Internet tanto da renderla inadeguata e da rappresentare una potenziale barriera all’innovazione. È dunque fondamentale sviluppare l’Internet del Futuro.

    Entro il 2023, saranno 49 miliardi i dispositivi connessi a Internet. Nel corso del prossimo decennio, assisteremo all’emergere e allo sviluppo di una serie di tecnologie, dalla realtà virtuale e aumentata allo streaming 16K, all’AI, al 5G e al 10G passando per il quantum computing, la cybersecurity adattiva e predittiva, i veicoli a guida autonoma e l’IoT intelligente.

    Queste future generazioni di applicazioni determineranno requisiti e complessità che vanno al di là delle capacità che l’attuale infrastruttura internet può supportare. Mentre ci muoviamo in questo nuovo decennio dobbiamo ripensare e reinventare l’infrastruttura di Internet. Dobbiamo renderla più veloce, più scalabile, più economica e più semplice da gestire e proteggere.

    Cisco ha recentemente annunciato i propri piani per la creazione di una nuova Internet per supportare il prossimo anno di innovazione tecnologica. Il fulcro della strategia tecnologica ‘Internet for the FuturÈ si basa sullo sviluppo di componenti in silicio, componenti ottici e software che ci permetteranno di affrontare il futuro a testa alta.

  2. Application Loyalty

    Oggi, quando si considera un’azienda, si pensa al modo in cui si interagisce digitalmente con essa – sia attraverso un’applicazione o un sito web – e a quanto sia semplice e piacevole l’esperienza che si ha attraverso quel primo punto di contatto.

    Secondo gli ultimi risultati dell’App Attention Index di AppDynamic, l’utilizzo di servizi digitali si è evoluto fino a diventare un comportamento umano inconscio – un ‘Riflesso Digitale’. In passato, i consumatori prendevano la decisione consapevole di utilizzare un servizio digitale per svolgere un compito o un’attività. Oggi, la maggior parte degli intervistati (71%) ammette che i servizi digitali sono intrinseci alla loro vita quotidiana.

    Secondo la ricerca, le persone volteranno rapidamente le spalle ai marchi le cui applicazioni non offrano un’esperienza premium. In caso di problematiche legate alle prestazioni, i consumatori si rivolgono alla concorrenza (49%) o scoraggiano attivamente gli altri dall’utilizzare un servizio o un marchio (63%), senza nemmeno dare all’azienda la possibilità di apportare miglioramenti.

    Pertanto, nel 2020 e oltre, le imprese dovranno prestare attenzione alla tolleranza zero dei consumatori nei confronti di qualsiasi cosa che non sia un’esperienza digitale semplice, veloce ed esclusiva. Ciò renderà ancora più importante la capacità di analizzare in tempo reale i dati relativi alle prestazioni delle applicazioni, per individuare gli eventuali colli di bottiglia e consentire un’azione immediata.

  3. Threat Hunting, Zero Trust & Co-innovazione nella cybersecurity

    In un momento in cui la criminalità informatica è cresciuta a tal punto da costare alle economie tre volte di più delle catastrofi naturali a livello globale, la necessità di sicurezza è in costante aumento. La sicurezza reattiva, che in gran parte affronta i problemi solo quando iniziano ad avere un impatto sui sistemi, non è più sufficiente. Le aziende devono convivere con la nuova realtà dello “ZeroTrust” e anticipare le minacce.

    Il modello Zero Trust originale, ideato da Forrester, si basa sul presupposto che le organizzazioni non si fidano di nulla all’interno o all’esterno del loro perimetro di rete. L’accesso è concesso solo agli utenti autorizzati, ai dispositivi e ai carichi di lavoro dopo aver stabilito la fiducia e prevenendo le minacce – il tutto senza un calo dell’esperienza utente. Questo approccio potrebbe diventare pressoché onnipresente nei prossimi anni.

    Inoltre, le attività di threat hunting (caccia alle minacce) svolgeranno un ruolo sempre più importante nelle aziende. Mentre gli approcci tradizionali rispondono generalmente agli allarmi dopo aver rilevato attività potenzialmente dannose, la caccia alle minacce va oltre i pericoli noti e analizza l’ignoto.

    L’obiettivo del Threat Hunting è quello di scoprire minacce informatiche e vulnerabilità nuove e ancora sconosciute. Anche se non viene rilevato alcun malware, il Threat Hunting spesso identifica le vulnerabilità che richiedono nuove policy. Di conseguenza, questa ricerca regolare del pericolo porta a una riduzione complessiva del numero di potenziali vettori di attacco.

    Gli esperti di Cisco Talos hanno creato un e-book, Hunting for Hidden Threats, che dimostra quanto la caccia alle minacce sia efficace, evidenzia chi debba prendervi parte e “cosa, dove e quando” cercare. Inoltre, confronta questo approccio con altre metodologie di sicurezza come le attività di incident response, penetration test o la gestione del rischio.

  4. Il viaggio verso reti Intent-based

    Le reti non sono mai state così essenziali per le imprese. Il loro valore si è esteso ben oltre il connettere dispositivi e sedi. Oggi, la rete svolge un ruolo critico nel ripensare le applicazioni, proteggere i dati, trasformare l’infrastruttura e potenziare i team.

    Negli ultimi anni, le conversazioni in questo settore hanno riguardato il ruolo delle Software-defined Networks (SDN) quale importante fase successiva dell’evoluzione della rete. SDN porta molti vantaggi, tra cui la gestione centralizzata e la sicurezza, la flessibilità e la riduzione dei costi operativi.

    In Cisco, non consideriamo l’SDN come una fase finale, ma piuttosto un passo fondamentale nel necessario percorso delle infrastrutture di rete verso un vero Intent-Based Networking (IBN) – sistemi che utilizzano l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning per anticipare le azioni, rilevare e risolvere automaticamente le anomalie, fermare le minacce alla sicurezza nel loro percorso, e che continuano ad evolversi e ad imparare.

    La diffusione dell’SDN è stata considerevole. Degli oltre 2.000 leader IT e specialisti di rete intervistati nello studio Cisco Global Networking Trends report, il 41% utilizza l’SDN in almeno uno dei propri domini di rete. Detto questo, solo il 4% ritiene che le loro reti siano realmente intent-based. Tuttavia, i tecnologi concordano sul fatto che l’IBN svolgerà un ruolo importante nel futuro immediato. Il 78% ha dichiarato che, entro due anni, le loro reti evolveranno in reti basate sul servizio e intent-based. Il 35% ritiene infatti che le proprie reti saranno completamente intent-based entro lo stesso periodo.

  5. Competenze

    Nel settore IT, la carenza di competenze aziendali si farà sentire con maggiore intensità.

    La ricerca di talenti continua ad essere la principale sfida che devono affrontare oggi i leader IT. In un’indagine Cisco condotta su 600 responsabili IT e decision maker aziendali, il 93% dichiara di avere una mancanza di talenti così importante da rallentare la trasformazione del loro business.

    Ciò che sta cambiando, tuttavia, è la natura del tipo di ruoli più richiesti. Non dovrebbe sorprendere che quelli più legati ad aree di crescita evidenti, come il data science e l’IA, continuino ad essere i più richiesti. Tuttavia, per soddisfare le esigenze delle aziende di oggi, l’IT deve passare da “addetti agli ordini” a partner commerciali strategici. Ciò significa cambiare i ruoli quotidiani dei lavoratori IT, dalla configurazione dei dispositivi alla soluzione dei problemi di business con la tecnologia.

    Nella survey Cisco, i responsabili IT e aziendali concordano sul fatto che il problema principale che i leader tecnologici devono affrontare sia la mancanza di senso degli affari. Di conseguenza, la più grande priorità nell’assunzione di talenti sono le competenze tecniche e di business.

    Come si provvederà a soddisfare questa esigenza in futuro? Le aziende che hanno avuto successo nei loro progetti di trasformazione del business hanno mostrato una preferenza generale per la riqualificazione IT per le competenze di business, oltre l’assunzione o l’outsourcing, preservando così la conoscenza dell’organizzazione, la sua cultura e i suoi valori.