The European House – Ambrosetti presenta i risultati di uno studio sugli ecosistemi finanziari condotto con Fabrick e illimity.

ecosistemi finanziari

Open Banking e Open Finance: trend di cui negli ultimi anni si è previsto l’impatto “disruptive” e che ha visto incumbent, corporate e Fintech definire e porre in essere importanti strategie di cambiamento.
Fotografare lo status reale ad oggi del concreto processo di cambiamento degli attori coinvolti negli ecosistemi finanziari è l’obiettivo dell’importante lavoro promosso da The European House – Ambrosetti e da due attori chiave di questo nuovo mercato, Fabrick – piattaforma ecosistemica di riferimento per l’Open Finance – e illimity, banca di nuovo paradigma ad alto tasso tecnologico.

È nata così l’approfondita ricerca “Come il paradigma “OPEN” sta trasformando gli ecosistemi finanziari”. Un’indagine che ha coinvolto complessivamente 630 attori tra Fintech, Imprese e Start up nazionali e internazionali, e strutturata in 3 diversi capitoli.

La ricerca che prende in esame gli attuali ecosistemi finanziari, sarà completata e presentata nel corso della 33°edizione del workshop “Lo Scenario dell’Economia e della Finanza” di The European House – Ambrosetti, che si terrà nelle giornate dell’1 e 2 aprile.

La survey, grazie anche alla collaborazione con Fintech District, ha coinvolto anche 227 nuovi operatori (91 italiani e 136 internazionali) con l’obiettivo di identificare le logiche di creazione di valore e i modelli operativi.

Dalle prime evidenze della ricerca sugli ecosistemi finanziari emerge che:

  • il 46% delle Fintech opera sulla base dell’innovazione di prodotto come elemento distintivo della propria offerta, mentre il 39% punta su nuove dinamiche di customer experience. Per la quasi totalità – il 74% – le strategie di sviluppo si fondano sui principi della Data Economy sfruttando fonti dati non-PSD2.
  • Il 100% delle Fintech ritiene fondamentale per il proprio business creare partnership con altri attori e, infatti, il 70% di esse ha già attuato o intende attuare forme di integrazione di prodotti/servizi di terzi, considerando le partnership chiave per migliorare l’efficacia commerciale (secondo il 32%). Nei prossimi 3 anni, ben il 43% delle Fintech si vede come parte integrante di un ecosistema di piattaforma

Paolo Zaccardi, CEO di Fabrick, commenta: “Per gli incumbent è vitale realizzare collaborazioni con le fintech per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi in grado di garantire al cliente finale un’esperienza fluida e personalizzata, elemento che sempre più determinerà la loro competitività sul mercato. In questo contesto si conferma centrale il modello di piattaforma che concretamente permette questo tipo di contaminazione e co-creazione. Banking as a service ed embedded finance si confermano approcci chiave per cogliere le opportunità dell’Open Finance, specialmente se realizzati all’interno di ecosistemi finanziari aperti che abbiano come elemento fondante una piattaforma. Questo è il modello in cui abbiamo sempre creduto”.

Una visione che si riflette coerentemente anche nelle risposte raccolte tra le banche incumbent che, per il 48% afferma di riconoscere nella collaborazione con le Fintech la possibilità di disporre di soluzioni innovative e per ben il 52% riconosce loro la capacità di sviluppo di tecnologie disruptive fondamentali per l’innovazione di prodotto. Il 57% degli incumbent ha pertanto valutato che l’offerta delle Fintech consente loro di ottenere sensibili vantaggi nelle strutture di costo, e il 25% ci vede anche la possibilità di una maggiore attrattività dei servizi.

  • Interessanti anche le evidenze dell’indagine condotta sul segmento delle Neobank per le quali le partnership/integrazioni con le Fintech rappresentano per ben il 44% l’opportunità di crescere, riducendo secondo il 31% il Time-to-Market.

Carlo Panella, Head of Direct Banking di illimity, commenta: “Il settore finanziario è al centro di grandi cambiamenti e altrettanto grandi opportunità. Le nuove tecnologie e regole hanno rivoluzionato le logiche tradizionali e oggi ci troviamo di fronte a un mondo aperto, che coinvolge attori provenienti dalle industrie più diverse. Avviare nuove forme di collaborazione nell’Open Finance è la chiave per creare valore negli ecosistemi finanziari per la società, offrendo servizi innovativi capaci di soddisfare i bisogni emergenti. illimity ha interpretato questo modello fin dall’inizio stringendo partnership con operatori non finanziari attraverso illimitybank con aziende come Mimoto e Fitbit, o integrando l’offerta con quella assicurativa di Helvetia e AON. Di recente abbiamo creato l’App di Sport e Salute, per connettere gli italiani allo sport, e annunciato le collaborazioni con Amazon, per contribuire alla digitalizzazione delle PMI, e con Eni, attraverso l’adesione alla piattaforma Open-es per lo sviluppo sostenibile delle imprese. Con la joint venture in Hype abbiamo inoltre abilitato un vero e proprio scambio di competenze, servizi e prodotti – dall’aggregazione conti, attraverso la psd2, all’accesso ai conti deposito di illimitybank – con l’obiettivo di accelerare la crescita della prima fintech italiana. Intendiamo essere parte di un cambiamento che è solo all’inizio e, per questo motivo, illimity è costantemente a lavoro per lo sviluppo di nuovi modelli in ottica “bank as a platform”. Siamo quindi felici di aver collaborato alla realizzazione di questa Ricerca insieme a partner di altissimo livello”.

  • Le Fintech risultano infine centrali nelle strategie di sviluppo anche per le imprese, che per l’81% le ritiene fondamentali per integrare nella propria offerta il concetto di Embedded Finance, nonché – naturalmente – per le Startup, che per l’87% affermano di voler integrare prodotti finanziari collaborando con Fintech per sviluppare soluzioni customizzate (42%) e creare ecosistemi di innovazione (37%).

I dati, le API e l’intelligenza artificiale devono essere considerati gli strumenti alla base di nuove offerte, di nuovi modelli di business e di nuovi ecosistemi finanziari”, dichiara Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti. “Gli oltre 650 stakeholder, coinvolti da The European House – Ambrosetti nelle survey (630 attori tra Fintech, Neobank, Imprese e Startup) e nelle interviste (oltre 20 banche incumbent), hanno validato il modello ecosistemico di sviluppo dell’Open Finance che vede protagonisti Fabrick e illimity. A beneficio dell’intero sistema-Paese, vi è l’opportunità di promuovere uno sviluppo ecosistemico molto ampio con il supporto sia degli attori pubblici, in qualità di regolatori, sia degli attori privati. Lo sviluppo dell’Open Finance secondo un paradigma a piattaforma indirizza le richieste delle imprese e delle nuove generazioni di consumatori che richiedono servizi e prodotti smart accessibili senza soluzione di continuità tra diversi device e capaci di offrire un’esperienza d’uso a 360°”.