Se una persona lavorasse in questa modalità per 2 giorni a settimana risparmierebbe ogni anno 176 ore del proprio tempo e oltre 1.200 euro di spese tra mezzi di trasporto. La sua produttività aumenterebbe inoltre del 20-30%

[section_title title=Smart Working: vantaggi sia per lavoratori che imprese – Parte 3]

 

Sempre secondo l’Osservatorio Smart Working del Politecnico, in Italia, nonostante i vantaggi, solo l’8% delle aziende ha deciso di adottare completamente il modello di lavoro “smart” e parliamo di imprese che contano oltre 500 addetti attive nel comparto alimentare, nelle Ict e nel settore manifatturiero. Una percentuale destinata a crescere, stando ad alcune stime, fino al 19% nei prossimi due anni. Secondo l’Osservatorio, le iniziative da parte delle aziende in questo senso devono essere sostenute da interventi sulle infrastrutture, come ad esempio la diffusione della banda larga e della rete Wi-Fi nei luoghi pubblici, oltre all’introduzione di nuove forme contrattuali più semplici e che agevolino le forme di flessibilità. 

Fattori di successo: tecnologia abilitante, produttività e fiducia

In una situazione di difficile ripresa economica, non sarebbe ora di avere più coraggio ed utilizzare un modello d’impresa più dinamico che permetta l’utilizzo massiccio di questa forma di lavoro a distanza? Gli studi del Global Workplace Analytics sul telelavoro dicono che i lavoratori di alcune aziende, tra le quali Best Buy, British Telecom e Dow Chemical, hanno una produttività più alta del 35-40%. Secondo l’ Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), pur esistendo forti argomenti economici a favore del lavoro da casa che garantisce benefici sia ai lavoratori che ai datori di lavoro (ad esempio: soddisfazione dei lavoratori nell’equilibrio tra vita privata e lavoro che riduce il turnover del personale, riduzione dell’assenteismo — in media di circa il 63% -, risparmio del consumo di energia, beni immobili e costi di allocazione), spesso alla base di esso vi è una questione di fiducia. Un terzo dei dirigenti dichiara di preferire vedere il proprio personale, per essere certo che stia effettivamente lavorando. Questo evidenzia il bisogno di un cambiamento nella cultura aziendale, a favore di un approccio più moderno, che si basi sulla fiducia nei confronti dei lavoratori. Ma l’insieme delle innovazioni tecnologiche disponibili per le aziende — videoconferenze, messaggistica istantanea, posta elettronica, fino allo smartphone — combinate al contatto diretto periodico e a strumenti di valutazione basati sul rendimento, può rendere gli argomenti a favore del telelavoro molto convincenti..