Sono ormai diversi i servizi che ti permettono di pagare senza tirare fuori il portafoglio: tra applicazioni e dispositivi, spuntano anche le impronte digitali

Quasi la totalità dei titolari di un conto corrente sono anche possessori di una carta di credito, sempre più mezzo di utilizzo dei nostri pagamenti quotidiani. Proprio per questo è molto importante trovare quella giusta, che ci permetta di fare acquisti senza il peso di salati canoni di utilizzo o pesanti commissioni. Molti utenti per risparmiare decidono di attivare delle carte di credito online in grado di assicurare dei costi di gestione più contenuti. Anche in questo caso l’offerta è davvero molto ampia e quindi per non sbagliare, prima di richiedere una carta di credito online, ti consigliamo di utilizzare un comparatore online come SuperMoney per confrontare i prodotti delle principali banche.

In ogni caso, la tecnologia sta cambiando anche questo campo e sono sempre di più i servizi che ci consentono di abbinare la nostra carta di credito a un’applicazione o un dispositivo che ci permettono di pagare attraverso di essa anche senza tirarla fuori dal portafoglio. Queste operazioni vengono chiamate pagamenti digitali e, pur essendo una novità in Italia, il loro utilizzo è in crescita.

Carte di credito: le applicazioni a cui abbinarle

A evidenziare il fatto che si tratta di un mercato molto importante arriva lo studio dell’Osservatorio mobile payment & commerce della School of management del Politecnico di Milano, che ha analizzato il mercato digitale italiano nel 2015. Gli acquisti via smartphone hanno toccato i 2,8 miliardi di euro, il 13% dell’ammontare totale dei pagamenti digitali (incluso l’e-commerce).

È ovvio che non è paragonabile al giro d’affari dei metodi di pagamento tradizionali (165 miliardi di euro in un anno), ma ha comunque registrato un +48% di utilizzo rispetto all’anno precedente, diversamente dal +5,6% degli altri metodi di pagamento. Questi dati sono la conseguenza della nascita di numerosi servizi che banche, operatori telefonici, produttori di dispositivi mobili e innovative startup hanno creato cercando di ritagliarsi uno spazio in questo promettente mercato.

Infatti, il 36% delle banche ha creato un’app che ti permette di utilizzare lo smartphone per incassare pagamenti, mentre il 27% ti mette a disposizione un mobile wallet. Il mobile wallet non è altro che un’applicazione che ti permette di salvare i dati delle tue carte e dei tuoi conti sul tuo smartphone e poi utilizzare le sue caratteristiche per pagare semplicemente appoggiandolo a un lettore apposito. Esattamente come facciamo adesso con le carte contactless, si può fare utilizzando il cellulare, in modo che il portafoglio non venga tirato fuori dalla tasca e sia tutto più veloce, comodo e sicuro.

Ma anche i servizi di pagamento peer to peer hanno visto un boom non indifferente nel 2015. Queste applicazioni ti permettono di trasferire in tempo reale piccoli importi di denaro in modo sicuro. Sono ormai servizi messi a disposizione da tante banche e si possono utilizzare anche all’interno dei negozi stessi, in completa sicurezza.

Mobile payment: il futuro è sulla punta delle nostre dita

Ma, ovviamente, se vogliamo capire e prevedere i trend di questo settore, dobbiamo uscire dai nostri confini nazionali e cercare in quelle nazioni che fanno dell’innovazione tecnologica il fiore all’occhiello della propria industria. Una tra tutte è sicuramente il Giappone, sempre all’avanguardia sotto questo punto di vista.

Ed è proprio dal paese del Sol Levante che arriva una curiosa notizia: per pagare basterà la propria impronta digitale. Uno dei problemi maggiori che il mobile payment presenta è quello della sicurezza e il Giappone ha deciso di tagliare la testa al toro e sta testando un sistema per abbinare la propria impronta digitale al conto in banca e pagare semplicemente appoggiando la punta del dito a un lettore apposito. Il servizio dovrebbe essere attivo già in occasione delle Olimpiadi di Tokio del 2020.