A-Zeta: dopo l’entrata in vigore del decreto anche per le PMI, sempre più imprese si organizzano per vagliare con dati e analisi le segnalazioni tramite whistleblowing

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Whistleblowing e investigazioni aziendali, due strumenti complementari con un unico obiettivo: identificare e prevenire illeciti. Il loro utilizzo concorre a migliorare la governance aziendale e creare un ambiente più trasparente e responsabile che avvantaggia tutti gli stakeholder. Lo afferma Carmine Evangelista, Amministratore Delegato del Gruppo A-Zeta specializzato in data intelligence, analisi e valorizzazione di dati e investigazioni aziendali.

La normativa whistleblowing

Obbligatoria da dicembre 2023 anche per le piccole e medie imprese con più di 50 dipendenti, la normativa whistleblowing, che disciplina le segnalazioni di illeciti da parte dei lavoratori, ha significativamente ampliato il bacino di potenziali soggetti segnalatori. Secondo un report di Transparency International Italia, nel 2023 sono state circa 2.500 le segnalazioni di whistleblowing pervenute alle autorità competenti. Lo stesso ente riporta che a giugno 2023 il numero totale di enti aderenti a WhistleblowingPA superava le oltre 2000 organizzazioni, 671 enti in più rispetto al 2021.

L’attuale assenza di un sistema di monitoraggio generale che raccolga centralmente tutti i dati sulle segnalazioni da whistleblowing non aiuta a confermare se e come l’obbligo abbia fatto aumentare le segnalazioni nei primi mesi del 2024 a livello nazionale (da dicembre 2023 l’Autorità Nazionale Anticorruzione Italiana ha ricevuto oltre 600 segnalazioni, di cui 240 dal settore privato e 360 dal pubblico) ma un nuovo trend che si sta definendo vede un incremento nelle richieste di verifica, da parte delle imprese, proprio delle segnalazioni di whistleblowing.

L’utilizzo combinato di whistleblowing e investigazioni aziendali

AZeta_CARMINE_EVANGELISTA_CEO (1)A conferma di questo andamento l’AD di Gruppo A-Zeta dichiara: “Stiamo riscontrando una stretta correlazione tra segnalazioni di irregolarità tramite lo strumento del whistleblowing e investigazioni aziendali. Sempre più imprese ci stanno contattando per richiedere il nostro supporto nella verifica fattiva delle segnalazioni. Questo rende il whistleblowing un punto di partenza per attivare attività investigative sui ‘crimini’ più ricorrenti che si verificano nelle imprese, al fine di intraprendere un’azione disciplinare o legale. Spesso investighiamo furti di patrimonio aziendale, digitale, collaborando con le figure o il comitato interno deputato a ricevere e vagliare le segnalazioni. Allo stesso tempo può capitare che le segnalazioni di whistleblowing siano utilizzate in maniera impropria; anche qui l’investigazione va in supporto ai decision-maker per smascherare eventuali pratiche poco trasparenti. Di certo l’utilizzo combinato di whistleblowing e investigazioni aziendali può garantire un ambiente di lavoro più sicuro e più etico”.

Un caso che A-Zeta ha recentemente seguito è stata la segnalazione anonima di un dipendente rispetto a un furto di materiale e di sospetta sottrazione di informazioni sensibili da parte di un collega. L’azienda, dopo la segnalazione tramite whistleblowing, ha avviato un’indagine interna con il supporto del team di A-Zeta e, grazie alle informazioni raccolte, è stata in grado di procedere al recupero degli asset mancanti e all’applicazione delle previste azioni legali.

Non poche le sfide che le aziende si trovano ad affrontare. In primis, garantire la protezione e l’anonimato del whistleblower contro eventuali ritorsioni o discriminazioni. Occorre, inoltre, assicurare un’assoluta tutela della privacy nonché gestire in maniera etica eventuali conflitti d’interesse nel rispetto della normativa. Ulteriori sfide sono legate al settore in cui l’azienda opera e alle dimensioni della stessa.

Un sistema quindi già performante? Non esattamente. Nonostante sia pensato per aumentare la sicurezza di tutti gli stakeholder che operano nell’impresa, le barriere all’adozione del whistleblowing rimangono ancora alte, e non solo tra le piccole e medie imprese.