Con la pandemia le VPN si sono sempre più diffuse: da strumento per accedere da casa ai dati aziendali in maniera sicura a metodo per prevenire i cyber attack e per aggirare i blocchi geografici

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Se un tempo le VPN erano materia solo per gli addetti ai lavori, ora, con la nuova normalità portata dalla pandemia di Covid-19 e la diffusione sempre più massiccia del lavoro da remoto, le VPN sono state sdoganate anche su larga scala.

Lavorare da casa o ovunque noi ci troviamo ha portato infatti ad un allargamento del perimetro aziendale, che in questo modo si fa veramente labile e sfumato, diventando breccia di cyber attacchi da parte dei pirati informatici interessati ad esfiltrare dati aziendali sensibili e rivendibili sul mercato. Oggi l’Italia si trova al quarto posto tra le aziende più colpite da ransomware a livello mondiale (fonte Trend Micro) quindi occorre tutelare le imprese quanto più è possibile, consentendo contemporaneamente ai dipendenti di continuare a lavorare in smart working proteggendone il benessere e le nuove abitudini introdotte dall’emergenza sanitaria, che ha portato all’affermarsi di un modello di lavoro ibrido dove le giornate in ufficio vengono alternate a quelle da remoto.

Cos’è una VPN

VPN significa Virtual Private Network (rete privata virtuale): si tratta di una connessione che viene incanalata in un tunnel crittografato da capo a capo (end-to-end) di modo che tutti i dati trasmessi siano protetti e invisibili alle terze parti non autorizzate.

Concretamente la VPN stabilisce una connessione privata tra il device che uso per connettermi alla rete (dal pc allo smartphone al tablet fino alle smart tv) e l’host: attraverso il sistema crittografato i dati della navigazione sono resi indecifrabili rendendoli non visibili ad occhi indiscreti e preservando le aziende dai danni che al contrario ne deriverebbero.

Questo tipo di connessione è nato verso la metà degli anni ’90 in ambito enterprise proprio per proteggere i trasferimenti di file e i dati tra i server aziendali scongiurando il rischio di furti, truffe e virus informatici, ma oggi come abbiamo visto le VPN sono note anche al grande pubblico che ormai trascorre sempre più tempo sul web, tra shopping online e lavoro da remoto. Con una VPN tutta l’attività online viene mascherata: dalla cronologia di navigazione alle informazioni personali digitate nei moduli di siti bancari o di shopping, fino ai contenuti scaricati o guardati sulle piattaforme social: nessuno può accedere a questi dati e di conseguenza rubarli per frodi informatiche o furti di identità. Più in dettaglio la VPN è un servizio, disponibile gratuitamente o a pagamento tramite un abbonamento mensile, che si installa sul proprio dispositivo connesso al web e che lavora in background consentendo una connessione ad una rete privata virtuale con l’obiettivo di rendere la navigazione sul web anonima e sicura. Il VPN download è semplice e immediato grazie alla presenza sul mercato di numerosi player specializzati.

Sicurezza garantita e altri vantaggi

Al momento la VPN risulta essere una delle tecnologie di crittografazione più sicure per proteggersi dagli attacchi degli hacker e per questo oggi è utilizzata per la navigazione privata da casa ma soprattutto per lavorare in remoto in sicurezza e per evitare virus e violazioni quando ci si connette a una rete pubblica, una rete aperta cui tutti possono accedere dove molto spesso non viene neanche richiesto l’uso di password.

Al di là della sicurezza oggi le VPN sono molto utilizzate anche per evitare i blocchi geo-localizzati: capita spesso che molti contenuti sul web siano bloccati in base a restrizioni geografiche. Determinati contenuti che sono disponibili in un Paese non lo sono in un altro, come è accaduto di recente con Instagram, che è stato bloccato in Russia dopo lo scoppio della guerra con l’Ucraina. I provider di VPN mettono a disposizione una rete di centinaia di server remoti che permettono di scegliere il Paese dal quale navigare, aggirando i divieti.