[section_title title=Flessibilità e lavoro collaborativo per attrarre e trattenere i migliori talenti – Parte 1]
Si sente spesso dire che le persone sono la risorsa più importante per le aziende, ma fino a che punto un’impresa riesce a capire le preferenze e le necessità dei propri dipendenti?
I dirigenti delle aziende europee potrebbero trovarsi di fronte ad una delle sfide più impegnative mai affrontate. Oltre a quelli consueti, quali la fidelizzazione dei clienti, l’individuazione di nuovi canali commerciali e la soddisfazione degli azionisti, molti manager devono superare nuovi ostacoli che potrebbero condizionare i risultati futuri. Oggi i dipendenti si aspettano che la propria impresa metta a loro disposizione tecnologie all’avanguardia, processi ottimizzati e nuove modalità di lavoro e chiedono che venga considerata la possibilità di orari d’ufficio più elastici. Queste richieste rendono sempre più pressante la necessità di adottare metodi di lavoro flessibili.
La buona notizia è che i dirigenti aziendali di tutta Europa sono consapevoli di quanto sia importante accelerare il cambiamento e favorire la trasformazione digitale. Una ricerca commissionata da Ricoh ha evidenziato un diffuso ottimismo: la maggior parte dei dirigenti (71%) ritiene di poter passare entro i prossimi cinque anni da una fase di transizione ad uno stato di piena maturità digitale. Per raggiungere questo traguardo occorre dotarsi di sistemi e strumenti innovativi, in grado di permettere ai dipendenti di lavorare meglio.
La necessità di rispondere rapidamente alle esigenze della clientela e il crescente “appetito digitale” della Generazione Y influiscono indubbiamente sull’importanza che la tecnologia sta assumendo nelle strategie delle aziende. Non sono comunque solo le persone a spingere verso il cambiamento. Gli obiettivi di e-government dell’Unione Europea sono chiari: entro la fine del 2015 il 50% dei cittadini e l’80% delle aziende dovranno essere in grado di interagire con la Pubblica Amministrazione in maniera digitale.
E mentre avanziamo verso la maturità digitale, quali sono le nuove esigenze dei lavoratori?
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