Nonostante la velocità media di connessione si attesti a 6,1 Mbps (in crescita del 9,6%), il Nostro Paese è ancora lontano dall’Irlanda, prima in classifica con 17,4 Mbps.

[section_title title=Internet: l’Europa è sempre più veloce. L’Italia un po’ meno – Parte 3]

IPv4 e IPv6: i Paesi europei ancora all’avanguardia nell’adozione di IPv6

Proseguendo nella tendenza osservata nel trimestre precedente a quello in esame, il numero di indirizzi IPv4 unici connessi ad Akamai è cresciuto di quasi 10 milioni.  Fra i primi dieci Paesi a livello mondiale, Regno Unito e Giappone hanno evidenziato il maggiore incremento trimestrale con +5,7% e 5,1% rispettivamente.

Nel primo trimestre 2015, oltre 800 milioni di indirizzi IPv4 si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform da 243 località. L’Italia rimane ferma alla decima posizione nella top ten globale e registra una pesante diminuzione del 3,4% rispetto al trimestre precedente (Q4 2014) e del 9,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q1 2014) passando da oltre 18milioni e mezzo di indirizzi connessi (18.783.459) a poco più di 18milioni (18.153.681). Nella top ten, gli altri due paesi a registrare un declino sono Germania (6,7%) e Russia (0,3%).

I Paesi europei continuano ad occupare le prime dieci posizioni nella graduatoria dei Paesi con la più elevata percentuale di richieste di contenuti fatte ad Akamai su IPv6. Rispetto al trimestre precedente il Belgio ha mantenuto la prima posizione, con un terzo delle richieste su IPv6, più del doppio rispetto alla percentuale della Germania. Il Portogallo, con un incremento del 57% trimestre su trimestre del traffico IPv6, è subentrato alla Romania nella lista dei primi dieci Paesi. Come nel precedente trimestre gli unici due Paesi non europei presenti in graduatoria sono Stati Uniti e Peru.

I provider fissi e mobili hanno continuato a veicolare la maggior parte delle richieste IPv6. In Europa, l’operatore belga Brutele ha raggiunto un volume di 64% delle richieste ad Akamai su IPv6, seguito da Telenet col 49%. I carrier tedeschi Kabel Deutschland, Kabel BW e Unitymedia ancora una volta hanno superato la soglia di un quarto delle richieste ad Akamai su IPv6.

Connettività mobile: nel Regno Unito la velocità media di connessione più alta, con 20,4 Mbps

Nella sezione dedicata alla connettività mobile sono stati inclusi 62 Paesi. La velocità media di connessione più alta è stata registrata nel Regno Unito con 20,4 Mbps, con un aumento del 28% rispetto al precedente trimestre. Al secondo posto la Danimarca, con 10 Mbps.

Nel trimestre in esame, in Italia la velocità media di connessione mobile raggiunge i 6,1 Mbps con picchimedi di 53,7 Mbps. Ottimo anche lo stato di adozione della banda larga per le connessioni mobili (4 Mbps) che si attesta a un 72%. 

La velocità media di connessione mobile di picco ancora una volta ha coperto una gamma estremamente ampia di valori, dai 149,3 Mbps in Australia agli 8,2 Mbps in Indonesia. Solo quattro nazioni – Australia (149,3 Mbps) Giappone (126 Mbps), Singapore (116,4 Mbps) e Tailandia (105,4 Mbps) – hanno fatto registrare velocità di picco superiori a 100 Mbps, in crescita di due unità rispetto al trimestre precedente. In Europa, il primato per la velocità media di picco mobile più alta spetta al Regno Unito con 90,9 Mbps, seguita da Germania (69,4), Spagna (57,1), Italia (53,7).

La Danimarca è prima al mondo come percentuale di indirizzi IP unici connessi ad Akamai da provider di reti mobili a velocità media superiore a 4 Mbps, con un tasso del 98%. A seguire Svezia e Venezuela (97%), Australia (96%) e Regno Unito (95%).