Nonostante la velocità media di connessione si attesti a 6,1 Mbps (in crescita del 9,6%), il Nostro Paese è ancora lontano dall’Irlanda, prima in classifica con 17,4 Mbps.

[section_title title=Internet: l’Europa è sempre più veloce. L’Italia un po’ meno – Parte 2]

Connettività banda larga: forte incremento nell’adozione della banda a 25 Mbps

Per la prima volta, il Rapporto sullo Stato di Internet prende in considerazione la percentuale di indirizzi IP connessi ad Akamai a velocità medie superiori a 25 Mbps. Globalmente, essi rappresentano il 4,6% degli indirizzi IP unici, con un aumento del 12% rispetto al trimestre precedente.

La Corea del Sud è il primo paese al mondo in termini di adozione della banda a 25 Mbps, con una percentuale di adozione del 31%.  Nei primi dieci posti in classifica compaiono sette Paesi europei: Svezia (al terzo posto globale) con un’adozione del 15%, seguita da Lituania, Lettonia, Norvegia, Finlandia, Olanda e Svizzera nei posti dal quinto al decimo. Rispetto al primo trimestre del 2014 l’adozione della banda a 25 Mbps in Europa è cresciuta del 20%: la Lituania ha fatto registrare uno straordinario incremento del 271% (arrivando a un tasso di adozione del 12%), seguita da Svezia (+69%) e Norvegia (+60%).

La percentuale globale di indirizzi IP unici connessi alla rete Akamai a velocità superiori a 4 Mbps è salita al 63% (+6,6%), in controtendenza rispetto alla leggera diminuzione del trimestre precedente. In Europa, l’Olanda è balzata dal quarto al primo posto con un incremento trimestrale del 4,1% a raggiungere un tasso di adozione del 95%. Altri cinque Paesi hanno fatto registrare tassi di adozione oltre il 90%: Danimarca (94%), Romania (93%), Svizzera (93%), Svezia (91%) e Austria (91%).

Buon incremento in termini di adozione della banda larga (>4 Mbps) in Italia: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q1 2014) le connessioni a banda larga sono aumentate del 17%, raggiungendo il 69%. Rispetto al trimestre precedente, si registra un aumento del 13%.

Globalmente, nel primo trimestre 2015 il 26% degli indirizzi IP unici erano connessi alla rete Akamai a velocità superiori a 10 Mbps, con un incremento rispetto al trimestre precedente (11%) significativamente superiore al +2,9% rilevato nel Q4 2014 rispetto al Q3. In Europa cinque Paesi possono vantare una percentuale superiore al 50% degli indirizzi IP unici connessi ad Akamai a velocità superiori a 10 Mbps: Olanda (61%), Romania (59%), Svizzera (59%), Svezia (52%), Belgio (51%).  L’incremento trimestre su trimestre varia dal 3,9% della Svizzera (adozione al 59%) al 31% della Germania (adozione al 31%).

Anche per il primo trimestre del 2015, l’Italia insieme a Turchia, Emirati Arabi Uniti e Sud Africa rimangono gli unici Paesi EMEA a non registrare tassi di adozione dell’high broadband al di sopra del 10%. In particolare, il nostro paese si assesta sul 7,3% seppur con una crescita interessante se si pensa allo stesso periodo del 2014 (69%) o al trimestre precedente (28%).

Il 14% degli indirizzi IP unici globalmente sono connessi ad Akamai a velocità medie di 15 o più Mbps, in crescita sia rispetto al quarto trimestre 2014 (+12%) sia rispetto al primo trimestre 2014 (+29%). Al primo posto in Europa ancora una volta la Svezia, con un aumento trimestre su trimestre del 11% a raggiungere un’adozione del 35%. Non lontane, Olanda e Svizzera (adozione al 33% e 32% rispettivamente) seguite da altre 5 nazioni (Norvegia, Romania, Finlandia, Repubblica Ceca e Danimarca) con almeno il 25% degli indirizzi IP connessi ad Akamai a velocità media di almeno 15 Mbps. Rispetto al primo trimestre del 2014 tutti i Paesi Europei mostrano una forte crescita dei livelli di adozione della banda a 15 Mbps, con incrementi variabili dal 17% per l’Austria al 270% per il Portogallo.

Attualmente attestata al 44esimo posto a livello mondiale, l’Italia registra solo il 2,5% delle connessioni uguali o superiori ai 15 Mbps, nonostante un aumento del 56% rispetto allo stesso periodo del 2014 (Q1) e del 15% rispetto al quarto trimestre 2014.

I primi tre mesi del 2015 hanno visto numerosi annunci in Europa a favore della crescita della connettività a banda larga. In Italia il governo ha approvato un piano di investimento di 6,7 miliardi di dollari su sei anni per lo sviluppo della connettività a banda larga con l’obiettivo di offrire velocità di 100 Mbps nelle aree urbane e di 30 Mbps in quelle rurali. In Galles il governo sta collaborando con BT per rendere disponibili connessioni a 30 Mbps in tutto il Paese, comprese le aree rurali scarsamente popolate. Agli inizi di marzo già 45mila abitazioni avevano già ottenuto la connessione veloce grazie al progetto Superfast Cymru.

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