I dispositivi connessi stanno modificando l’aspetto degli ambienti di lavoro. Spetta alle aziende adattarsi al nuovo scenario dettato dall’evoluzione della mobility.

La crescita esplosiva dei dispositivi mobili connessi non è in alcun modo rallentata, e nemmeno la velocità della la rete cui gli utenti si stanno connettendo con tali dispositivi. Negli ultimi anni, si è parlato di mobility sul posto di lavoro facendo riferimento all’ingresso di smartphone e tablet di proprietà dei dipendenti nelle reti aziendali e della capacità delle aziende di supportare tali dispositivi per consentire un nuovo modo di lavorare. Tuttavia, con la nuova ondata di dispositivi mobili ad alta velocità (4G e LTE) che si sta diffondendo nei luoghi di lavoro, si sta delineando una nuova transizione mobile in cui ogni dipendente possiede e utilizza svariati dispositivi portatili. Un trend guidato soprattutto dai dispositivi indossabili, che si prevede cresceranno dagli attuali 109 milioni a 578 nel 2019.

Le organizzazioni che non stanno al passo con questa “rivoluzione mobile” rischiano di perdere in produttività e in margini di guadagno se non sono disposte a supportare l’afflusso di indossabili e altri dispositivi connessi sul posto di lavoro, in particolare per il fatto che si tratta di strumenti che semplificano e velocizzano il lavoro. La possibilità per i lavoratori di innovare e di offrire valore all’azienda utilizzando questi dispositivi dipende in gran parte dalla capacità della rete wireless aziendale e dalla velocità della rete in generale. La velocità media di connessione mobile è in aumento – con una crescita del 20% nel solo 2014 – e la capacità delle organizzazioni di supportare tali velocità per un numero ampio di dispositivi sulla rete Wi-Fi si sta rivelando critica.

Il passaggio alla fase successiva del Wi-Fi (802.11ac Wave 2) dovrebbe aumentare la velocità della connessione wireless fino a 10 volte di più dello standard 802.11n, con grande vantaggio degli utenti che utilizzano dispositivi intelligenti e indossabili sul lavoro. Alla base della trasformazione del posto di lavoro ci sarà una migliore integrazione della rete Wi-Fi, connotata da una maggiore velocità wireless, che consentirà ai dipendenti multitasking di avere una migliore esperienza e di utilizzare i propri dispositivi, dallo smartphone e tablet, al dispositivo indossabile.

In Italia il numero dei dispositivi indossabili raggiungerà i 13 milioni e mezzo nel 2019, con una crescita media annua del 39% a partire dai 2 milioni 641 mila posseduti nel 2014. In Europa tali dispositivi passeranno da 19.5 milioni a 106.7 milioni con una crescita annua del 40%. E la maggior parte del traffico proveniente da tali dispositivi sarà instradato attraverso gli smartphone. Anche in questo caso, come abbiamo visto con il BYOD, non vi è alcuna barriera tra il consumatore e l’impresa nello spazio mobile – gli utenti utilizzeranno la rete Wi-Fi dal momento in cui entreranno in ufficio, in particolare per scaricare gli aggiornamenti e per risparmiare sulle spese di connessione dati.

I dipendenti possono e potranno usufruire della rete Wi-Fi con una maggiore velocità e una maggiore ampiezza di banda, in particolare di una rete Wi-Fi in grado di fornire le velocità promesse dal .11ac Wave 2 e il futuro 802.11ax, collegando alla rete un numero sempre crescente di dispositivi. Se guardiamo a questa transizione successiva a quella del cellulare che si sta facendo strada nel mondo del lavoro, l’802.11ac Wave 2 offre enormi opportunità  per supportare una forza lavoro connessa che continua a cambiare il modo di lavorare con la tecnologia, un dispositivo dopo l’altro.

A cura di Alberto Degradi, Infrastructure Architecture Leader di Cisco Italia