Con l’estensione dei test di Privacy Sandbox il blocco dei cookie di terza parte annunciato da Google per la fine del 2022 viene posticipato di due anni.

Blocco dei cookie

Risale circa a 2 anni fa l’annuncio di Google relativo al blocco dei cookie di terza parte su Chrome, al fine di proteggere la privacy degli utenti. Le tempistiche indicate per portare a termine il piano erano di due anni: entro la fine del 2022 infatti, Google avrebbe dovuto eliminare completamente la possibilità di raccolta di cookie.

Oggi sembra che non sarà così: l’azienda di Mountain View ha annunciato infatti che, nel mese di agosto, estenderà i test di Privacy Sandbox e che, di conseguenza, la rimozione dei cookie dovrà aspettare almeno fino al 2024.

La decisione di far “sopravvivere” i cookie ancora per un po’ di tempo concede prima di tutto la possibilità di poter adottare delle strategie per prepararsi alla transizione nel modo più indolore possibile, imparando a conoscere e a ottimizzare i nuovi strumenti di targetizzazione, e in modo particolare quelli di traffico contestuale. Affiancare il targeting contestuale a quello basato sui cookie, ad esempio facendo A/B test tra linee di campagna cookie e contextual, e costruire una tassonomia contextual custom, sono strategie che consentono intercettare praticamente il 100% del traffico.

Blocco dei cookieDichiara Thierry Bignamini, Head of Client Services Weborama Italia:
A seguito della decisione di Google sul blocco dei cookie, possiamo dire che la cookie apocalypse è ufficialmente posticipata. Una notizia che possiamo considerare positiva per il nostro settore, anche se la situazione attuale non è priva di problemi: due dei browser più utilizzati, Safari e Firefox, non accettano già ora i cookie di terza parte. In secondo luogo, gli utenti continuano, ogni giorno di più, a non fornire il proprio consenso all’utilizzo dei cookie. Questo significa che, Google o non Google, i cookie scarseggeranno sempre di più. Auspichiamo che questo posticipo serva a far riflettere aziende e operatori e che stimoli ulteriormente la ricerca di sistemi alternativi al tracciamento tramite cookie. Riteniamo che esplorare sin da ora le alternative, portando avanti azioni in parallelo alle soluzioni tradizionali basate su cookie, sia la migliore strategia per dare il via una transizione fluida e senza traumi. Noi di Weborama”, conclude Thierry Bignamini, “continueremo lungo la strada intrapresa anni fa, che vede nel Contextual una soluzione efficace all’eliminazione dei cookie di terza parte. Il nostro GoldenFish, attuando una targetizzazione precisa ed efficace basata sul contesto complessivo della pagina, elimina alla base il problema della mancata raccolta dei cookie”.