La società cinese supporta con le proprie soluzioni la digitalizzazione della PA. Particolare attenzione è posta ai servizi Cloud

La modernizzazione della PA deve puntare alla centralità dell’esperienza e ai bisogni dell’utenza, adottando un approccio architetturale basato su logiche aperte e standard che garantisca accessibilità e massima interoperabilità di dati e servizi, grazie a soluzioni volte a stimolare la riduzione dei costi e migliorare la qualità dei servizi. Questo è il pensiero di Huawei che si è posta l’obiettivo di supportare la PA italiana nel raggiungimento degli obiettivi fissati dal Governo nel Piano di Crescita Digitale, riducendo le tempistiche di introduzione dei nuovi servizi e semplificando l’implementazione delle tecnologie IT. Un traguardo possibile grazie a soluzioni altamente innovative e tecnologicamente avanzate offerta dalla società. Elevata centralità verrà posta allo sviluppo della banda larga, alla mobilità, alla trasformazione in cloud dell’utilizzo dell’IT, ma anche al fenomeno dei Big Data e dell’Internet of Things.

In ognuno di questi ambiti, Huawei ha un punto di osservazione privilegiato essendo un player che non si occupa solo di una soluzione specifica ma che opera su un largo spettro di tecnologie – ha affermato Alessandro Cozzi, Direttore Enterprise Business Group di Huawei Italia –  Huawei intende contribuire all’attuazione del Piano di Crescita Digitale approvato dal Governo per colmare il ritardo digitale del Paese sul fronte infrastrutturale e nei servizi, in coerenza con l’Agenda Digitale Europea.”

Particolare attenzione sarà posta al cloud, ambito in cui la società cinese ha già attivato un ampio numero di soluzioni di storage sulla nuvola per la pubblica amministrazione in più di 50 Paesi al mondo, tra i quali si annoverano Regno Unito, Germania, Russia, Brasile e Australia. A Pechino, ad esempio, le soluzioni di Huawei in ambito governativo hanno permesso di far convergere 30 data center in un unico centro di storage dati, incrementando lo sfruttamento delle risorse ICT dal 16% al 55% e apportando enormi benefici in termini di sicurezza, con una riduzione delle minacce pari al 95%.