L’ascesa dello smartphone ha portato all’esplosione del mobile marketing. Notifiche push ed SMS sono gli strumenti più usati. Quando usarli e con quali scopi

Il mobile marketing è uno strumento relativamente recente, emerso e cresciuto con il moltiplicarsi di device in mobilità e con l’interazione sempre più stretta tra utente e tali dispositivi. Il pubblico di possessori di smartphone e di relativa connessione internet è in fortissima ascesa, anche grazie a un’offerta sempre più completa e a portata di utente. Sul web, inoltre, basta poco per conoscere tutte le alternative esistenti,  porre Tim e le sue tariffe a confronto con quelle di Vodafone, Wind, Tre, ecc., scegliere il pacchetto più conforme alle proprie esigenze. Il risultato è che oggi le aziende hanno la possibilità di raggiungere tramite SMS e notifiche un bacino di utenti vastissimo e saper utilizzare i diversi strumenti messi a disposizione dal mobile marketing può essere un elemento in grado di fare la differenza.

Strumenti di mobile marketing a confronto

Gli strumenti di mobile marketing più utilizzati – e più efficaci – sono fondamentalmente due: gli SMS tradizionali e le notifiche push, ovvero messaggi che si presentano all’utente come una sorta di pop-up o inviati tramite e-mail. Si tratta di due soluzioni differenti che offrono vantaggi diversi e che vanno utilizzati nel modo migliore a seconda della situazione specifica. Un articolo del Mobile Commerce Daily ha tracciato le differenze tra le due soluzioni evidenziando opportunità e difetti di entrambe.

Gli SMS

Il principale vantaggio di una campagna di SMS marketing consiste nella possibilità di disporre di un target più ampio. A differenza delle notifiche push, infatti, gli SMS possono essere indirizzati anche a chi non possiede uno smartphone o, più in generale, a chi non accede a internet tramite dispositivo mobile. Dopo le chiamate, infatti, l’attività di messaggistica tramite SMS è la più diffusa tra gli utenti che utilizzano il cellulare.

Si tratta, inoltre, di un tipo di comunicazione che non può essere disattivato tramite specifiche applicazioni come avviene con le notifiche push ed è stato stimato che oltre il 90% dei ‘messaggini’ viene letto entro i tre minuti dalla loro ricezione.

Si tratta di uno strumento che non richiede particolari budget. Non è necessario sviluppare app specifiche e le offerte commerciali proposte dai diversi operatori consentono di inviare una quantità considerevole di messaggi – spesso anche in modo illimitato – senza particolari costi di gestione.

Gli SMS, infine, possono includere all’interno del testo link che rimandano a qualsiasi tipo di pagina web – del sito, lending page, profilo di un social network – e per tale ragione risultano più efficaci per la sponsorizzazione dei canali digitali dell’azienda.

Notifiche push

Le notifiche push implicano la pianificazione di una strategia digitale più ampia e richiedono il possesso di un’applicazione mobile aziendale. Il principale vantaggio di tale servizio consiste nella scarsa invasività nei confronti dell’utente. Quest’ultimo, infatti, può disattivare  il servizio di ricezione delle notifiche e stabilire se e quando consultarle. Gli SMS, invece, possono diventare uno strumento indisponente per gli utenti, che possono vivere la ricezione di messaggi pubblicitari sul proprio numero privato come un attacco alla propria privacy.

Tale strumento, poi, permette di disporre di uno spazio di testo illimitato, mentre gli SMS sono vincolati a un testo di 160 caratteri. Allo stesso modo, le notifiche push permettono di variare il formato e di selezionare stili più accattivanti per il destinatario.