Passeremo la nostra giornata insegnando a una macchina a fare meglio il suo lavoro? Forse non ci abbiamo mai pensato, ma è possibile che sia proprio questa l’evoluzione dell’assistenza clienti.

[section_title title=La programmazione informatica riuscirà a sopravvivere nell’era digitale? – Parte 3]

Il ruolo delle persone

Da tutti questi esempi si evince, inoltre, come la creazione di algoritmi in grado di guidare i programmi informatici di uso quotidiano sia un processo sempre più automatico.

L’apprendimento delle macchine è pronto a rivoluzionare e rendere più democratica la tradizionale programmazione informatica. Invece di chiedere ai programmi di aggiornarsi e apportare cambiamenti, le macchine saranno in grado di fare tutto da sole, riconoscendo, grazie a ciò che hanno appreso, cosa è più adatto a loro.

Cosa implica tutto questo? Personalmente, ritengo che i risultati di questi cambiamenti saranno positivi.

Guardiamo alla tecnologia impiegata nell’assistenza clienti, ossia l’agente virtuale. I clienti possono ora connettersi a helpdesk sofisticati, in grado di osservare e prevedere le loro necessità. Gli agenti virtuali sono proattivi, sanno qual è il momento migliore per intervenire quando appare un problema, e sanno persino interagire nella maniera più adatta in base alla personalità e al livello culturale del cliente.

Se le macchine fossero in grado di adottare tale comprensione anche nella programmazione, si otterrebbe la totale automazione del settore; ci troveremmo, semplicemente, a “enunciare” le nostre idee alla macchina per vederle immediatamente attuate.

La programmazione automatica comporta l’eliminazione di quelle barriere che ostacolano l’innovazione e promette di “democratizzare” la creazione di nuovi software. Tuttavia, ciò non sostituirà il bisogno di avere persone a disposizione; anzi, dà loro la possibilità di raggiungere risultati ancora più grandi.

I programmi automatici si affideranno all’analisi dei dati, messa a punto dalle persone, per capire i problemi. Con tutte quelle informazioni a portata di mano, le macchine saranno capaci di risolvere quasi ogni problema, ma dipenderanno ancora dalle informazioni con cui sono state alimentate.

Lo sviluppo di esseri virtuali che siano di supporto nelle incombenze quotidiane fa parte del nuovo modello economico. Oggi, le aziende di successo si basano sempre più sull’esternalizzazione di servizi che possano essere forniti anche da agenti virtuali.

Quel che conta è l’impatto che si genera nelle persone con cui si ha a che fare.