Secondo i risultati delle ultime ricerche di Verisure per 7 giovani su 10 la sicurezza online può compromettere la sicurezza in casa.

In occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete, Verisure, multinazionale di sicurezza domestica, si è domandata se la sicurezza online influenzi la sicurezza in casa, come la pandemia stia cambiando la percezione di sicurezza in rete delle persone in Italia e come i più giovani gestiscono il rapporto tra privacy, sicurezza e social network. Lo ha fatto attraverso due ricerche di mercato condotte, una in collaborazione con l’Istituto di Ricerca e Mercato Sondea e una con Skuola.net, portale dedicato ai giovani e alla scuola.

La Commissione Europea ha istituto la Giornata Mondiale per la sicurezza online ogni secondo martedì di febbraio, con lo scopo di sensibilizzare al corretto uso della rete internet e generare consapevolezza su temi come cyberbullismo, social network, identità digitale, privacy online. A preoccupare oggi è la nuova normalità generata dalla pandemia: connessione continua, didattica a distanza, smart working, gaming e streaming. Al centro dell’attenzione ci sono i più giovani, che nel 2021 hanno raddoppiato il tempo trascorso online.

La ricerca Verisure e Sondea “La sicurezza in Italia nel 2021”, realizzata su un campione di oltre 2.500 persone tra i 30 e i 65 anni, evidenzia che al 1° posto (47% degli intervistati) la pandemia da Covid-19 porterà a un aumento delle truffe online. Non solo, il confronto tra i dati 2021 vs 2020 mostra un marcato peggioramento nella percezione della sicurezza online su ogni indicatore, proprio in parallelo con il progredire della pandemia:

  • Da novembre 2020 a novembre 2021 sono aumentate del 10% le persone che temono che la pandemia porterà a un aumento di truffe online;
  • Il reato che si ritiene più probabile subire è il furto di dati online: per 1 su 2 è estremamente probabile esserne vittima, +5% rispetto al 2020.
  • 1 su 4 ha paura di subire un furto di dati online, +6% rispetto al 2020, mentre cresce del 7% la quota di chi teme una truffa online.

La ricerca Verisure e Skuola.net “Osservatorio giovani&sicurezza 2021”, svolta su un campione di 1.000 ragazzi tra gli 11 e i 30 anni, indica che 7 giovani su 10 temono che l’eccessiva visibilità sui social network possa compromettere la loro sicurezza in casa.

Con il progredire della pandemia, i dati 2021 vs 2019 mostrano che sempre meno giovani raccontano sui social network i dettagli di cosa fanno quando, ad esempio, partono per una vacanza lasciando la casa vuota:

  • Cresce di 7pp (da 33% nel 2019 a 40% nel 2021) la quota di ragazzi che non racconta quasi nulla;
  • Aumenta dal 15% al 22% la percentuale di ragazzi che non amano far sapere online cosa fanno;
  • Solo il 38% racconta tutto o quasi della propria giornata, ben il 14% in meno rispetto a prima della pandemia;
  • Scende del 5% la quota di giovani che si geolocalizza.

Non solo, nel corso degli ultimi due anni, si osserva un uso più consapevole dei social network da parte dei più giovani, come se la nuova quotidianità iperconnessa avesse generato maggior timore per la propria sicurezza online: