Giunta alla 24esima edizione, la manifestazione riunisce la comunità scientifica che si incontra per disegnare il futuro della Rete

La prima conferenza del World Wide Web si tiene nel maggio del 1994 a Ginevra, presso la sede del Cern. Proprio nel luogo dove quattro anni prima Tim Berners-Lee aveva concepito l’idea di un sistema informativo a base di ipertesti accessibile tramite l’Internet, un manipolo di 380 scienziati e ricercatori da tutto il mondo si riunisce per disegnare le evoluzioni future della Rete. In quel momento, il Web stava rapidamente uscendo dall’ambiente scientifico e accademico nel quale era nato: in quell’anno compare il browser Netscape Navigator e gli utenti collegati in tutto il mondo superano i 13 milioni.

Oggi che gli utenti del Web hanno ormai valicato la soglia dei tre miliardi di esseri umani, la International World Wide Web Conference arriva alla ventiquattresima edizione, battezzata WWW2015. Alla Fortezza da Basso di Firenze, dal 18 al 22 maggio, centinaia di ricercatori, accademici e rappresentanti di imprese da tutto il mondo si riuniscono con lo stesso obiettivo delle origini. Anche se i tempi, e le tecnologie, sono profondamente cambiati.

La conferenza di Firenze vuole servire, per la ventiquattresima volta, da forum globale per discutere e confrontarsi sulle tecnologie del web del futuro, nonché del loro impatto sulla cultura e sulla società. I temi caldi non mancano. Il programma include 26 workshop, centinaia di presentazioni e dimostrazioni, decine di tavole rotonde e sessioni specializzate per discutere di privacy e sicurezza, di social media e di applicazioni, di multimedia e di standard, di architettura e di protocolli, oltre a un largo ventaglio di soluzioni avanzate sulle possibili evoluzioni della tecnologia di comunicazione digitale che ha cambiato il mondo.

I keynote speaker sono Andrei Broder, distinguished scientist a Google (che partecipa alla conferenza per la diciannovesima volta), Deborah Estrin, professoressa di Computer science alla Cornell Tech, e Jeanette Hofmann, direttrice dell’Humboldt Institute for Internet and Society e docente di Internet policy all’Università di Berlino.

A fianco della conferenza principale, si tengono anche MobiSys 2015 (la tredicesima Conferenza Internazionale su Sistemi Mobili, Applicazioni e Servizi) e altri sette simposi scientifici di rilevanza internazionale.