Anitec-Assinform ha organizzato un evento in cui si è parlato del quantum computing fornendo una panoramica sui settori di applicazione delle tecnologie quantistiche.

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La tecnologia si evolve a passo spedito e il mondo sta conoscendo i vantaggi che il Quantum Computing offre al settore tecnologico. Ma cosa serve per farlo progredire?

L’ecosistema Quantum è un settore in forte crescita, con un valore stimato di oltre 500 miliardi di dollari a maturità tecnologica (stime The Boston Consulting Group). L’Italia ha una grande opportunità di sviluppo in questo campo, ma secondo i dati dell’Osservatorio Quantum Computing & Communication del Politecnico di Milano, al momento solo il 14% delle grandi aziende italiane ha avviato una o più sperimentazioni in ambito Quantum Computing. Attualmente, il governo italiano sta investendo risorse significative nella ricerca e nello sviluppo della tecnologia quantistica e ha annunciato progetti e programmi di formazione. Nello scorso mese di luglio ha dato il via a un investimento di 320 milioni di euro per tre anni nella tecnologia quantistica attraverso la costituzione del Centro Nazionale su HPC, Big Data e Quantum Computing, presso il Tecnopolo di Bologna.

L’evento Anitec-Assinform dedicato al Quantum Computing

L’evento “Quantum computing e Quantum Secure Communications: un’agenda per l’Italia”, organizzato da Anitec-Assinform – l’Associazione Italiana per l’Information and Communication Technology (ICT) aderente a Confindustria – ha messo in evidenza le opportunità offerte dalle tecnologie e dalle applicazioni quantistiche alla trasformazione digitale italiana e alla sicurezza delle comunicazioni digitali. Nel corso dell’evento il Ministero dell’Università e della Ricerca ha presentato i programmi sulla ricerca e sviluppo in Italia per i prossimi anni nell’ambito dello scenario del Programma Nazionale per la Ricerca 2021-2027 e dell’agenda per il completamento della missione 4 del PNRR; il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha ripercorso le principali iniziative nate dalla collaborazione consolidata tra il mondo accademico e l’industria del settore ICT operante in Italia.

Durante l’incontro sono stati presentati i White Paper “Il Quantum Computing a supporto della Trasformazione Digitale Italiana” e “Tecnologie Quantistiche per la sicurezza delle Comunicazioni Digitali” realizzati da Anitec-Assinform in collaborazione con il CNR. Gli studi, partendo da uno scenario comune, affrontano distintamente due temi: le peculiarità e le applicazioni in molti dei settori dell’economia rese disponibili dalla tecnologia quantum applicata all’IT e la next generation per quanto riguarda il livello di sicurezza delle comunicazioni digitali.

La tavola rotonda “L’ecosistema Italia del Quantum: opportunità, piani di investimento e sviluppo delle competenze” alla quale hanno partecipato esponenti dei principali settori di applicazione delle tecnologie quantistiche del mondo startup, finance, pharma, energia e difesa, ha messo in evidenza le opportunità di sviluppo che ciascuno degli attori individua nelle nuove tecnologie quantistiche, le competenze specialistiche indispensabili e gli investimenti necessari per lo sviluppo di una filiera quantistica nazionale competitiva.

Cosa serve per far decollare il Quantum Computing?

Anitec-Assinform e il Consiglio Nazionale delle Ricerche sottolineano la necessità di una collaborazione pubblico-privato più forte per sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie quantistiche e massimizzare l’efficienza nell’elaborazione dei big data e la sicurezza dei dati e delle comunicazioni. Questa collaborazione richiederà anche lo sviluppo di nuove competenze e infrastrutture.

In parallelo, la progressione dell’ecosistema Quantum Computing offrirà nuove opportunità per la creazione di sistemi di calcolo avanzati; allo stesso tempo emerge la necessità di rimodulare i programmi didattici per formare nuovi profili professionali in grado di sfruttare queste tecnologie. In particolare, saranno richiesti profili come Quantum Scientist, Quantum Engineer, Quantum Developer e specialisti in crittografia e competenze approfondite in ambito Cybersecurity. Non si tratterà soltanto di acquisire nuove competenze, ma anche di avere un approccio “quantistico” nello sviluppo degli algoritmi di calcolo e nell’analisi dei problemi.

Le proposte di Anitec-Assinform

Per soddisfare queste richieste, Anitec-Assinform propone alcune politiche chiave, tra cui il completamento della missione 4 del PNRR per creare centri di competenza dedicati alle tecnologie più all’avanguardia, la realizzazione di un’infrastruttura di rete fissa per la QKD, ad esempio nelle aree metropolitane e nei distretti industriali, e il consolidamento delle attività testing nonché  la realizzazione di una rete geografica di distribuzione delle chiavi crittografiche come servizio di sicurezza. Inoltre, è importante attuare sin da subito le indicazioni previste dalla Misura #22 del Piano di Implementazione della Strategia Nazionale di Cybersicurezza 2022-2026, che promuove l’uso della crittografia fin dalla fase di progettazione di reti, applicazioni e servizi.

Eleonora Faina, Direttrice Generale di Anitec-Assinform, afferma:
L’informatica quantistica rappresenta una grande opportunità per l’Italia, in termini di innovazione tecnologica e crescita economica. Il Quantum Computing e le Quantum Secure Communication costituiscono infatti al contempo una grande sfida e una grande opportunità per l’Italia, che il Paese è determinato a cogliere anche attraverso i fondi del PNRR, fondamentali per sviluppare un ecosistema nazionale di ricerca pubblica e privata e costruire un futuro più sostenibile e avanzato dal punto di vista tecnologico. Anitec-Assinform, insieme alle imprese associate, è a disposizione delle Istituzioni per condividere i passaggi strategici dei prossimi mesi affinché l’Italia possa consolidare la filiera quantistica nazionale e competere con gli attori internazionali. L’ecosistema quantum sarà anche uno dei focus della seconda edizione del rapporto Ricerca e Innovazione ICT in Italia, un comparto che da sempre esprime una delle più alte percentuali della spesa R&S di settore, che presenteremo nei prossimi mesi”.