Da una ricerca TeamSystem emerge che la digitalizzazione dei pagamenti consente di prevenire la crisi di liquidità e lo stato di insolvenza.

Digitalizzazione dei pagamenti

In uno scenario globale particolarmente sfidante, in cui la concatenazione di diversi fattori come inflazione, prezzo dell’energia, e crisi geopolitica, contribuiscono a generare incertezza e instabilità, le imprese italiane si affidano al digitale per efficientare i processi e monitorare il proprio “stato di salute”. Questo quanto emerge da una ricerca di Kantar, sviluppata in collaborazione con TeamSystem – tech company italiana che sviluppa soluzioni digitali per la gestione del business di imprese e professionisti – che ha analizzato l’attuale status del processo di digitalizzazione delle PMI italiane.  Dallo studio è emerso, infatti, che il 65% delle imprese che hanno già intrapreso un percorso di digitalizzazione dei pagamenti e degli incassi, hanno avuto un supporto significativo nel prevenire stati di crisi e di insolvenza, e sono riuscite a monitorare in modo ottimale le proprie esigenze di liquidità. Per quasi il 60% del campione, inoltre, la digitalizzazione dei pagamenti ha permesso di rendere più semplice, fluido e produttivo il proprio rapporto con il sistema bancario, mentre per il 52% sono stati utili per ottenere flussi di cassa dilazionati nel tempo.

Interessante anche il dato relativo alla maggior facilità nell’individuazione di forme di finanziamento alternative, citato come caratteristica distintiva dal 40% del panel.

I dati della ricerca ci permettono di ottenere un quadro abbastanza delineato sul modo in cui le aziende italiane hanno iniziato a percepire il valore aggiunto delle soluzioni fintech, soprattutto quando inserite in un percorso di digitalizzazione dell’intera supply-chain”, ha commentato Enrico Causero, GM Cloud Micro & Digital Finance Solutions di TeamSystem. “La digitalizzazione dei pagamenti infatti avvia un concreto percorso di semplificazione di alcuni processi chiave per l’operatività aziendale, come l’invio dei movimenti bancari al commercialista, la gestione di pagamenti e incassi delle parcelle, l’accesso simultaneo a più conti correnti o l’attività di riconciliazione bancaria”.

Le aziende intervistate, tra le altre cose, hanno evidenziato una migliorata capacità di tracciare le operazioni (79%), una notevole riduzione dei rischi di errore e dei costi di gestione (69%), e una maggiore sicurezza nello scambio dei dati (68%).