Clienti e soci Coop potranno utilizzare la nuova chatbot prende il via presso la sede sperimentale di Milano Bicocca grazie alla collaborazione con Accenture

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La collaborazione tra Coop e Accenture nel Supermercato del Futuro di Milano Bicocca prosegue mettendo a disposizione di soci e clienti ShoppY, una soluzione di AI sperimentata nel laboratorio di eccellenza del retailer.

Archiviato il tradizionale fogliettino della spesa, ora ci si muove dentro e fuori dal supermercato con l’aiuto del chatbot ShoppY, un assistente agli acquisti virtuale e personale, pensato per aiutare a gestire la lista della spesa, ottenere suggerimenti d’acquisto, notizie sulle promozioni, sulla posizione dei prodotti nel punto vendita o ancora per conoscere orari di apertura e chiusura dello stesso.

Il chatbot, sviluppato da Accenture e Avanade su tecnologia Microsoft, sfrutta algoritmi di machine learning per apprendere ed elaborare, in maniera anonima, i dati presenti negli scontrini, restituendo ai clienti un servizio utile.

Per poter dialogare con ShoppY non è necessario scaricare app o registrarsi, è infatti sufficiente andare sulla pagina Facebook del Supermercato del Futuro di Coop e iniziare a chattare con lui, inviando un messaggio. Il chatbot riconosce se ha già avuto conversazioni con l’utente, è in grado di aiutarlo nella creazione di una lista della spesa nuova, recuperarne una precedente o aggiornarla proponendo, attraverso un sistema di raccomandazione evoluto, prodotti abitualmente associati a quanto già presente nell’elenco.

“Così come già avviene per i retailer online, anche per quelli tradizionali è molto importante la capacità di stabilire con i consumatori un dialogo che tenga in considerazione informazioni o dati già condivisi” dichiara Alberto Pozzi, Managing Director Accenture, responsabile per il retail “si tratta di una delle esigenze più impellenti per il grocery. La gestione strategica dei dati può diventare un elemento di vantaggio competitivo, permettendo non solo una interazione intelligente con i consumatori, ma soprattutto abilitando nuovi modelli di business e collaborazioni con altri attori del proprio ecosistema.”