La marketing automation consente di ridurre il tasso di abbandono del carrello

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I carrelli abbandonati sono uno degli aspetti più importanti per un sito e-commerce: è proprio qui che si nascondono dei potenziali acquisti che invece non sono stati completati, generando anche dei mancati introiti all’azienda. Recuperare i carrelli abbandonati è un’attività fondamentale perché la finalizzazione dell’acquisto è l’unica cosa che davvero conta in un sito e-commerce.

Fino a qualche tempo fa il parametro del carrello abbandonato non era quasi mai preso in considerazione. Si pensava infatti che, una volta selezionato il prodotto e avviate le procedure per l’acquisto, il lead fosse definitivamente acquisito. Recenti ricerche di mercato hanno però dimostrato che, proprio nel momento cruciale, oltre il 70% dei possibili acquirenti lascia il sito proprio e nella maggior parte dei casi non riprenderà più il proprio carrello.

Come recuperare i carrelli abbandonati: la strategia delle e-mail di richiamo

Quando si vede un carrello abbandonato sul proprio sito e-commerce non bisogna disperarsi totalmente perché c’è ancora la possibilità di recuperare quel lead, agendo in prima persona con delle determinate strategie di marketing che possono riportarlo verso l’acquisto.

Recuperare i carrelli abbandonati è davvero cruciale per il fatturato della nostra azienda: più se ne recuperano e più il nostro introito economico ne risentirà positivamente. Molti esperti di web marketing consigliano lo strumento delle e-mail, da inviare all’indirizzo di posta della persona che non ha completato l’acquisto. Le statistiche dicono che circa il 44% delle mail viene aperto e hanno un tasso di conversione che si aggira intorno al 5% (dati SalesCycle), soprattutto se il messaggio viene inviato nei primissimi minuti dopo l’abbandono.

Questa attività ti permetterà di recuperare abbastanza agevolmente delle vendite che consideravi già perse ma presta molta attenzione al messaggio che trasmetterai ai lead: il tuo logo deve essere immediatamente riconoscibile, personalizza l’oggetto e proponi vantaggi in caso di chiusura dell’acquisto. Queste e-mail possono essere impostate anche automaticamente in modo da agevolare ulteriormente la tua attività.

Come ridurre il numero di carrelli abbandonati: ottimizza al meglio il sito e-commerce

Spesso il carrello abbandonato è causa di diverse problematiche tecniche che possono caratterizzare il sito. Ad esempio delle operazioni di registrazione e pagamento troppo complesse, problemi con le spese o modalità di spedizione, oppure anche un semplice ripensamento dell’ultimo minuto provocato magari da un costo inaspettato emerso all’ultimo minuto.

L’obiettivo finale della vendita deve portare a rendere il sito sempre più bello, appetibile e interessante per il visitatore. Pubblicare immagini accattivanti, agevolare le procedure di registrazione e di pagamento, migliorare la visualizzazione dei vari prodotti sono passi importanti per far performare al meglio la tua attività.

Utilizza il re-marketing e le offerte personalizzate per recuperare un carrello abbandonato.

Per recuperare il maggior numero possibile di carrelli abbandonati si può puntare anche su delle campagne di re-marketing, possibilmente su siti con molto traffico e vicini all’interesse dei tuoi lead. Se troveranno ripetutamente i tuoi annunci allora potranno ricordarsi più facilmente del carrello abbandonato e tornare a farti visita.

Spesso un utente abbandona il carrello perché scopre un prezzo troppo elevato rispetto alle sue possibilità. Magari delle e-mail personalizzate con dei coupon promozionali possono convincerlo a tornare sullo shop online e a completare l’acquisto.

Carrello abbandonato sull’ecommerce? Scopri come rimediare con BrainLead

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