Per smartphone al sicuro quando ci si connette agli hotspot wi-fi pubblici basta seguire qualche accorgimento

WPA3, Wi-Fi 6 e 5G: come funzionano e con quali vantaggi

I dispositivi mobili sono ormai sulle mani e nelle tasche di tutti gli abitanti della penisola. Chi facendo code notturne per l’ultimo top di gamma Apple o Samsung, chi confrontando le tariffe degli operatori con smartphone incluso al prezzo più vantaggioso, chi ricevendolo dall’azienda, tutti gli italiani possiedono e usano quotidianamente i cellulari del futuro.

La possibilità di connessione è, di fatto, sempre più importante e necessaria per gli uomini e le donne del Duemila. Salvaguardato dalle Nazioni Unite, di cui in rete si può leggere la dichiarazione universale dei Diritti Umani, anche il diritto di accesso a Internet è considerato inviolabile in quanto mezzo indispensabile per la realizzazione di tutta una serie di diritti umani, che combatte l’ineguaglianza e accelera lo sviluppo e il progresso.

L’imperativo della connessione è, quindi, davvero essenziale in quest’epoca e per la cultura dei paesi ricchi del mondo. Anche in Italia quindi, si vive collegati alla rete: che sia essa wi-fi, pubblico o privato, o derivata dalle tecnologie 3G e 4G, presenti sulla maggior parte degli smartphone e tablet, non si riuscirebbe a farne a meno.

Il dubbio, rilevante ma non sempre tenuto in considerazione dagli utenti dei dispositivi mobili, riguarda l’affidabilità della connessione. La consapevolezza in questo senso è ancora piuttosto scarsa, sebbene è importante che gli utilizzatori di Internet si domandino se la rete sia o meno protetta e il loro smartphone al sicuro.

Spesso, infatti, si sottovalutano i rischi dell’uso delle connessioni pubbliche come la possibilità che i dati, come immagini e documenti, archiviati sui dispositivi siano violati. L’utilizzo di applicazioni, poi, ormai entrati nella quotidianità e nelle abitudini di milioni di italiani, spesso fanno dimenticare la vulnerabilità della rete per quanto riguarda la condivisione di informazioni con risorse remote.

Per ovviare al problema e mettere lo smartphone al sicuro, diminuendo la tracciabilità del dispositivo è consigliabile, innanzitutto, la connessione wi-fi sul 3G o 4G; secondariamente è preferibile, tra quelle messe a disposizione scegliere un collegamento VPN, un network, insomma, virtuale e privato che utilizza un algoritmo di trasmissione crittografato.

Il collegamento VPN, infatti, garantisce la trasmissione sicura tra due punti, in questo caso lo smartphone e il server anche sfruttando la rete pubblica. Tale tipo di connessione, possibile, in origine, per qualunque sistema operativo, sia iOS, Android o Windows Phone, e, a livello più sofisticato tramite applicazioni, mette finalmente lo smartphone al sicuro da qualunque pericolo, rendendo la tanto amata e onnipresente navigazione anche meno rischiosa.