Dopo oltre 30 anni dal .com, l’era di Internet ha un nuovo protagonista

Annunciato da Aruba, nei servizi di web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini, il lancio pubblico del dominio “.cloud”. Si tratta della fase di lancio pubblico in cui vige la regola del “first come – first served”, per cui chiunque potrà registrare quanti e quali nomi a dominio desidera, senza limiti, restrizioni o pre-requisiti: il dominio sarà aperto a tutti, siano essi aziende, professionisti, associazioni e privati cittadini. 

Con il cloud che diventa sinonimo di Internet, il target si amplia e comprende tutto e tutti, chi desidera lanciare un progetto nuovo e innovativo, chi vuole fare evolvere il proprio business facendo leva sui concetti propri del cloud, chi semplicemente mira a dare un’immagine nuova e più moderna al proprio sito web usando un personale dominio .cloud.

Il mondo delle startup si è accorto delle potenzialità del settore: fin da subito hanno aderito al “programma Pioneer” realtà innovative tra cui AsWeSend, SeeJay e Cloudesire, ma anche aziende già affermate e famose nel mondo del web quali ePages e Ubuntu/Canonical.

Inoltre, durante la fase di Sunrise, iniziata il 16 novembre e terminata il 24 gennaio, riservata solo ai possessori di un marchio registrato, tutti i più noti brand al mondo hanno registrato un dominio .cloud, tra cui Intel, Apple, Visa, Amazon, Bosch, Cisco, IBM, Microsoft, Facebook, Twitter, Vodafone ed altri.

L’avvio dell’ultima e decisiva fase di disponibilità del dominio .cloud è stata così commentata da Stefano Cecconi, amministratore delegato di Aruba: “Il termine cloud, pur essendo di matrice inglese, è diventato di uso comune anche in italiano, come sinonimo di innovazione e modernità associata ad Internet e alle sue tecnologie, delle quali rappresenta già il presente e sempre più il futuro”. “Ci aspettiamo un picco di registrazioni nei giorni immediatamente successivi al lancio, proprio perché d’ora in avanti i domini saranno registrati in tempo reale secondo l’ordine di arrivo delle richieste, per cui chi vorrà essere certo di trovare disponibili i nomi desiderati si muoverà subito”.

Una campagna televisiva e radiofonica a supporto della novità è attiva su La7 e Radio Dimensione Suono attraverso le pillole da 15 secondi che sottolineano come il .cloud rappresenti l’evoluzione del web, soprattutto rispetto a domini classici come il .com, nato nel 1985. Dopo oltre 30 anni, l’era di Internet ha un nuovo protagonista che può offrire tutte le possibilità dei nomi a dominio, anche di quelli più appetibili.