La startup, dopo aver aperto anche a Londra e New York, si prepara alla quotazione al Nasdaq

Xtribe

Sembrerebbe che ormai, a causa dello sviluppo di Internet, il commercio tradizionale sia destinato a morire sotto la scure di Amazon e degli altri e-commerce che dominano il mercato. Ma tutto sta cambiando se si guarda alla crescita incredibile di Xtribe

Xtribe permette di cercare un prodotto dal proprio smartphone, individuare il venditore più vicino, contattarlo in qualunque momento tramite la chat interna per informazioni e richieste ed accordarsi per un incontro, tutto in real time. Xtribe rompe le regole dominanti dell’e-commerce e usa la tecnologia senza lasciarsi assorbire da questa, riportando le persone nei negozi e promuovendo così un contatto personale tra clienti e venditori, che sembrava si volesse cancellare per sempre. In questo modo si crea un rapporto personale tra chi compra e chi vende, dando vita a un’interazione che, nata social, diventa concretamente sociale. 

Xtribe2Questo non solo promuove la piccola-media impresa locale, ma contraddice la convinzione comune che bisogna guardare oltre-oceano per trovare quello di cui si ha bisogno o si desidera, quando invece potrebbe essere a due passi da casa, senza dover pagare costi di spedizione e lunghi tempi di attesa. Non solo, oltre la tipica compravendita, si ha l’opzione di noleggiare o persino barattare prodotti e servizi. 

La produzione operativa e l’ufficio web marketing di Xtribe sono collocati a Pesaro. Ma la startup ha aperto anche Milano, Roma e Torino. Non solo, data la forte crescita e la risposta positiva del mercato, ha aperto due sedi estere, una a Londra e una New YorkI numeri sono infatti sono molto significativi: 300.000 download, con una crescita mensile di 45.000 download e 500 nuovi store al mese. 

Al fine di promuovere lo sviluppo e cambiare completamente il concetto di E-commerce, Xtribe ha avuto l’autorizzazione dalla Sec americana (Securities and Exchange Commission) per la quotazione al Nasdaq. L’obiettivo è quello di arrivare alla quotazione entro il 2018.