Con il concludersi del nuovo anno Auriga offre una prospettiva sui trend che caratterizzeranno l’industria bancaria nel 2018.
“Il 2018 sarà l’anno in cui cominceranno ad emergere dei trend molto interessanti che non riguardano soltanto l’innovazione tecnologica, ma anche i modelli di business e vedremo che il concetto stesso di ‘proprietà unica di un asset’ comincerà ad essere messo in discussione” – commenta Vincenzo Fiore, CEO di Auriga – “Parliamo di cambiamenti ancora una volta molto lontani da ciò che era la banca tradizionale, ma che aprono prospettive interessanti, ed è importante prepararsi fin da ora a questi cambiamenti, magari guardando all’estero dove qualcosa comincia già a muoversi”.
Emergere di filiali hub multi-brand
Molte banche inizieranno a considerare nuovi modelli di filiale per cominciare a condividere i costi infrastrutturali. Un trend che prenderà piede è la coabitazione di diversi brand all’interno di un unico hub dedicato ai servizi finanziari, anziché la creazione di tante filiali diverse di cui ciascun istituto è l’esclusivo proprietario. Questo porterà a ridurre i costi di possesso delle sedi e aumenterà invece il focus sulla customer experience. Considerato quindi che la filiale di per sé non sarà più l’unico fattore decisivo per la fidelizzazione del cliente, le banche dovranno investire in software innovativi e in sistemi self-service che le aiutino a differenziarsi.
ATM gestiti da terze parti
Questo a sua volta alimenta un altro grande trend che è quello del cambio di proprietà degli asset. Ci aspettiamo che più banche si affidino ad operatori terzi, specializzati nella fornitura e nella gestione degli ATM/ ASD (Assisted Self-service Device), con una conseguente riduzione dei costi di gestione e di manutenzione di queste tecnologie. Per prepararsi a questo le banche dovrebbero cominciare a considerare l’adozione di software multivendor basati sul cloud.
Meno filiali ma più smart
Mentre continua a diminuire il numero di filiali, diventa sempre più chiaro come evolveranno in futuro, diventando sempre più smart e accattivanti per i consumatori. L’aumento degli investimenti in automazione e nel miglioramento della customer experience porterà ad una convergenza tra canali bancari differenti, contribuendo a creare un’esperienza per il cliente senza soluzione di continuità.
Bilanciamento tra fisico e digitale
Un elemento chiave sarà il raggiungimento del giusto bilanciamento tra la parte digitale e quella fisica all’interno delle filiali, abbracciando le nuove tecnologie ma senza andare a discapito della presenza umana e della personalizzazione dei servizi al cliente. Già oggi, guardando alle banche europee, i clienti possono accedere ad un gran numero di funzionalità in modalità self-service e, allo stesso tempo, avvalersi del consulente di filiale specializzato in un determinato ambito se ne hanno bisogno, come per le questioni finanziarie più delicate e importanti.
Nuova regolamentazione e uso corretto dei dati
Con l’avvicinarsi dell’entrata in vigore del regolamento europeo sulla protezione dei dati (General Data Protection Regulation), il 2018 appare un anno decisivo per le banche che dovranno fare un uso corretto dei dati. Le banche sono preparate per questi cambiamenti, ma da questo momento in avanti diventerà ancora più importante investire sui sistemi per raccogliere e elaborare i dati in tutta sicurezza, nel rispetto delle nuove norme.
Le cosiddette “neo banche” e Fintech continueranno a fare rumore
L’attenzione sulle banche sfidanti continuerà nel 2018. Sebbene queste non siano ancora in grado di minacciare realmente le banche tradizionali, per queste ultime ora è il momento di occuparsene. Ci aspettiamo di vedere emergere una più stretta collaborazione favorita dall’ entrata in vigore anche nel nostro Paese della PSD2 e della conseguente necessità delle banche di mettere a disposizione le open API per fornire al cliente finale nuovi modelli di servizio e di business.