Lavorare in spazi di coworking aumenta le sinergie, con una conseguente grande crescita e arricchimento lavorativo

Gestire la sicurezza delle piattaforme di collaborazione

Il mondo del lavoro diventa Smart e sono i dati a dircelo. Secondo l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano più del 58% delle aziende medio grandi ha introdotto iniziative concrete al riguardo. Ma che significa Smart Working, questo termine sempre più in uso persino in Italia?

Emanuele Madini, esperto di Smart Working ed HR Transformation, si esprime affermando che «lo Smart Working è un modello organizzativo che interviene nel rapporto tra individuo e azienda. Propone autonomia nelle modalità di lavoro a fronte del raggiungimento dei risultati e presuppone il ripensamento “intelligente” delle modalità con cui si svolgono le attività lavorative anche all’interno degli spazi aziendali, rimuovendo vincoli e modelli inadeguati legati a concetti di postazione fissa, open space e ufficio singolo che mal si sposano con i principi di personalizzazione, flessibilità e virtualità».

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali definisce “lo Smart Working (o Lavoro Agile) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività».

Fondamentalmente è dunque un modo nuovo di concepire il lavoro non come fulcro della vista stessa ma come momento di produttività individuale che non deve in alcun modo influenzare in maniera negativa la qualità della vita stessa. Attraverso l’uso delle innovazioni tecnologiche e digitali e grazie al networking e alla condivisione, si giunge ad approcci che rendono il momento del lavoro un momento di crescita sia personale che lavorativa.

Lo spazio lavorativo, con lo Smart Working, non è semplicemente l’ufficio bensì uno spazio di vera e propria condivisione, che favorisca la creatività delle persone anche attraverso le relazione con gli altri lavoratori. Per questa ragione il modello dello Smart Working trova grande affinità con quello di coworking. Il Coworking altro non è che un modello di sharing economy del lavoro che prevede la condivisione di spazi ma non solo.

Ideato nel 2005 dal californiano Brad Neuber, il modello di coworking nacque come modalità di condivisione di spazi e servizi. Nell’ultimo decennio questa novità è giunta sino in Europa e ha trovato sviluppo anche in Italia dove si contano numerosi spazi di coworking da nord a sud. L’utilizzo dei coworking a Roma è notevolmente cresciuto negli ultimi anni tanto da incrementare l’esigenza di apertura di nuovi spazi sparsi su tutto il territorio e dotati di differenti servizi e tecnologie. 

Quali sono i vantaggi del coworking? Sicuramente potere utilizzare degli spazi la cui gestione è affidata a terzi e non al lavoratore stesso che dovrà semplicemente scegliere dove e quando recarsi in ufficio. Le spese di gestione, di elettricità, riscaldamento, connessione internet, acquisto dei mobili e pulizie sono responsabilità del gestore dello spazio e non del lavoratore che ne usufruisce. Inoltre la flessibilità dei contratti di affitto è una realtà sempre più apprezzata dai lavoratori freelance che possono scegliere quante volte utilizzare lo spazio (tutti i giorni, saltuariamente, una volta a settimana). Senza considerare che, una volta affiliati ad un network, il lavoratore può decidere quale tra i campus utilizzare in base al luogo in cui si trova. Massima elasticità e flessibilità di scelta che si traduce in maggiore libertà di manovra.

La possibilità di condividere lo spazio balza in secondo piano rispetto alla possibilità di condividere idee e pensieri con altri lavoratori presenti nello spazio di coworking. Potere confrontarsi, esporre problemi, proporre nuove soluzioni e apprendere da lavoratori di ambito differente dal proprio produce grande crescita e arricchimento lavorativo e persone. Sicuramente è innegabile che la grande fluidità di questi spazi e del modello di Smart Working porti ad una grande produttività del lavoratore e qualità del lavoro svolto.