I barbieri italiani si sono riuniti per la prima volta a fine novembre a Milano, per un evento di formazione rivolto alla sola categoria organizzato dalla Sen Martin, segnando l’inizio del cambiamento. Tre giorni senza pettine e forbici, ma con un PC portatile per capire e gestire il cambiamento.
È stato infatti il primo corso in assoluto per insegnare ai barbieri non un taglio, ma tecniche e strumenti digitali e restare al passo con la rivoluzione tecnologica. Un formazione al cambiamento verso cui la maggior parte degli artigiani sembra essere favorevole visto anche che il ricambio generazionale sta travolgendo un po’ tutti gli artigiani.
Questo perché i giovani clienti, ad esempio, non accettano più beni e servizi rifilati al prezzo più basso ma vogliono intrattenere rapporti di valore con le loro marche preferite e le barbierie non sono esenti da questo nuovo modello di business.
Ed è stato questo l’obiettivo del corso, cioè insegnare ai barbieri come governare i clienti tramite i social, nel passaggio dal vecchio al nuovo modo di fare acquisti e di scegliere i propri brand.
Per questo è stato loro chiesto di fare qualcosa che fino a qualche anno fa sarebbe stato ritenuto una follia: poggiare per qualche giorno pettine e forbici e aprire un PC portatile, cercare di capire come si muovono le persone, dove trovarle, come intercettarle, coinvolgerle e portarle in poltrona.
E così si è passati dalla gestione del rapporto con i collaboratori fino al corretto utilizzo del gestionale aziendale, dall’analisi storica della figura del barbiere fino alle tecniche e gli strumenti utili per portare il vero marketing nel salone.
Si è parlato di brand (e di come creare il proprio), di comunicazione emozionale, di gestione dei social network e di abitudini umane, di comportamento d’acquisto, di motivazione e di raggiungimento di obiettivi.
Tutto, con esempi e casi di studio cuciti sulla vita quotidiana del barbiere di oggi.
Il primo evento del genere in Italia, che ha decretato l’inizio di una rivoluzione del lavoro anche per i barbieri, una categoria che di certo non si aspettava di essere tra i protagonisti da questa rivoluzione.
In cinquanta hanno smesso di sperare e credere che basti guardare la porta per vedere comparire un cliente: hanno alzato finalmente la testa e scoperto che è possibile, da semplici “esecutori di taglio”, diventare dei veri e propri imprenditori in grado di andare oltre e di curare il loro salone da Imprenditori.
Ma a quanto pare l’evento ha messo solo la prima pietra.
La sorpresa di fine corso, infatti, è stata l’annuncio inaspettato: a giugno 2019 ben 2.000 barbieri si riuniranno in un evento per ribaltare definitivamente le sorti del mondo della barbieria.