Continua a Capri il dibattito con i protagonisti dell’innovazione

EYCapri-2016

Nel corso della seconda parte del convegno “Accelerare X Competere X Crescere. Creatività, innovazione, digitale”, l’evento EY giunto ormai alla nona edizione per contribuire all’evoluzione della cultura dell’innovazione e alla trasformazione digitale del Paese, l’attenzione si è rivolta ai costi, alla cyber security e al talent management.

Il convegno si è sviluppato su due tavole rotonde.

Tavola rotonda: Digitale e cultura dell’innovazione 

Secondo Marco Grieco, Partner EY che ha introdotto il dibattito, l’open innovation non è unicamente una tecnica per far collaborare soggetti diversi (startup, imprese, aziende) ma costituisce un totale cambio di “mindset” che richiede un pieno ripensamento del modello operativo dell’azienda, del suo modello di valutazione degli investimenti, delle competenze interne del personale e di quelle ben più critiche che il top management deve avere. La sfida è fare questi cambiamenti rapidamente, perché i modelli disruptive stanno emergendo in tutti i settori, e la lentezza può corrispondere ad una perdita del vantaggio competitivo acquisito negli anni.

Successivamente è intervenuto Luigi Marroni, CEO di Consip, affermando: “La trasformazione digitale è un tema da tanto tempo al centro del dibattito sul futuro dell’Italia. Ritengo che sulla necessità di uno “scatto” in avanti vi sia un consenso unanime, mentre rilevo ancora diversità di vedute su modi e strumenti con cui percorrere questa strada. A mio avviso va chiarito definitivamente un punto: digitalizzare non significa aggiungere “informatica” a quello che facciamo, bensì modificare la lista delle priorità e cambiare il modo in cui facciamo le cose. Digitalizzare un processo non equivale a spostarlo su un pc o su internet, ma impone di modificare il processo stesso e l’organizzazione che ne ha la responsabilità. Solo così la trasformazione digitale diventa un volano per la crescita, perché ci consente di fare in modo più efficiente e rapido cose che prima richiedevano maggiore tempo e risorse. Certamente, una radicale ristrutturazione di organizzazione e processi richiede un impegno profondo e il superamento di ostacoli e difficoltà, ma è una sfida che vale la pena di giocare”.

Per Digital Magics ha partecipato all’evento Alberto Fioravanti, fondatore e presidente Esecutivo, che ha dichiarato: “La cultura dell’innovazione e l’importanza del digitale rappresentano il futuro della nostra economia. Abbiamo partecipato con estremo interesse ad ‘Accelerare x Competere x Crescere’ di EY, spiegando il ruolo fondamentale che gli incubatori ricoprono nell’ecosistema. Affianchiamo i talenti e le startup innovative per sostenerle nel loro percorso di crescita e siamo partner strategici delle imprese italiane con i nostri programmi di ‘Open Innovation’ per innovare processi, prodotti e servizi aziendali grazie alla collaborazione con le startup. Siamo molto orgogliosi di annunciare proprio qui a Capri di aver stretto un accordo con EY per lavorare insieme favorendo l’innovazione italiana”. 

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, ha parlato delle risorse destinate alla formazione digitale messe in campo dal Governo sottolineando come sia necessario fornire un’educazione digitale in un Paese in cui Il 57% della popolazione attiva non ha competenze digitali, disegnando un progetto integrato che possa portare il nostro Paese nei prossimi 5-7 anni ad alzare quei numeri e creare un ecosistema della ricerca. Il Piano del Governo punta su ricerca e formazione che sono due parti integrate dello stesso processo, adeguato ad un mondo che cambia rapidamente. Il ruolo del Ministero è decisivo per rendere i giovani, dalla scuola primaria, adeguatamente preparati a quello che la società digitale richiede.

Tavola rotonda: Digitale e talent management

Luca Solari, People Advisory Services, EY, ha introdotto i lavori dichiarando: “Come sostiene John Chambers nel numero di settembre di Fortune, la domanda per tutti è su quale lato del digitale ci posizioniamo. Le competenze digitali sono la nuova moneta (il nuovo talento) dell’economia, per aree geografiche, paesi, settori, imprese e ognuno di noi. Secondo una ricerca recente di Andrew, Criscuolo, and Platt (2015), due sono gli ostacoli principali per l’Italia nel digitale: la cattiva allocazione delle skill e la bassa qualità manageriale di sistema. Sono le conseguenze di sistemi organizzativi tradizionali, poco coraggio imprenditoriale e una predilezione per l’omofilia (aggregare persone simili a sé, fedeli e allineate) che in EY sfidiamo ogni giorno”.

Davide Dattoli, ha sottolineato l’importanza delle persone alla base della tecnologia o dei processi. Secondo il Cofounder e CEO, Talent Garden, le aziende Italiane oggi devono lavorare sulle competenze digitali interne non solo come tool tecnologici ma soprattutto come mindset e visione.

“L’ecosistema digitale può essere un fattore di crescita e di incremento di competitività della nostra economia. Le infrastrutture e le piattaforme innovative sono elementi abilitanti e le tecnologie a supporto sono gli ingredienti chiave per ripensare il nostro modello di sviluppo. Per crescere, aggiunge, bisogna tenere il passo con l’evoluzione tecnologica, fare sistema, trasformare i modelli di business delle nostre imprese, formare nuove competenze, cambiare la PA, fornire nuovi servizi ai cittadini, perché sulla digital economy si gioca, conclude Ibarra, il futuro del nostro Paese”, ha dichiarato Maximo Ibarra, CEO, Wind.