La soluzione Infor EAM garantisce all’ateneo una miglior efficienza e le consente di ridurre i costi

[section_title title=L’Università Cattolica del Sacro Cuore sceglie la tecnologia per migliorare le operazioni di manutenzione e di conservazione del patrimonio storico e architettonico – Parte 2]

I Risultati

La precisione e la granularità nella catalogazione degli asset, oltre a favorire una grande accessibilità al sistema, consente di registrare la storia dell’intero ciclo di vita dei differenti asset  e quindi di pianificare in modo accurato gli interventi manutentivi su ogni singolo asset, riducendo così al minimo gli interventi ‘a guasto’. Oggi, periodicamente, a intervalli di tempo specifici per ogni tipologia di asset, vengono pianificati delle uscite ispettive e degli interventi delle squadre di manutentori.

Ogni anno abbiamo in gestione circa 7mila interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e 25mila interventi di manutenzione programmata e di controllo sicurezza; riuscire a combinare questi interventi in spazi quotidianamente vissuti da 40 mila studenti è una sfida che ci è possibile affrontare con successo avendo a disposizione gli strumenti adeguati” – ha spiegato Vincini.

Un importante salto di qualità nella capacità di gestire spazi e asset e di organizzare in modo pianificato le attività di manutenzione è stato ottenuto grazie ad alcune significative innovazioni tecnologiche integrate nel software Infor EAM. La prima di queste innovazioni riguarda la mobility. Nei diversi servizi erogati a studenti, docenti e personale dell’Ateneo sono coinvolte alcune centinaia di persone, tra cui 150 operatori di società esterne di numerose imprese, da quelle di pulizia a quelle specializzate in impiantistica idraulica, in termo condizionamento, in manutenzione di impianti di sicurezza come tv a circuito chiuso, sicurezza antincendio. In particolare, tutto il personale di manutenzione, interno o di società esterne, che opera in Ateneo deve documentare a sistema la propria attività in termini sia di ore lavorate sia di materiali utilizzati negli interventi. Poiché questi operatori non possono utilizzare i tradizionali pc per le operazioni sul campo è stata sviluppata e integrata nel sistema Infor EAM una suite di soluzioni per una trentina di tablet e smartphone Android da 7“ che consentono agli operatori sul campo, dopo essersi autenticati sul sistema EAM, di ricevere informazioni su interventi e operazioni da effettuare. L’operatore prende in carico questi ordini di lavoro e, dopo essersi opportunamente attrezzato per il tipo di intervento da effettuare, si reca sul campo con la possibilità di consultare, sul proprio tablet, la mappa planimetrica del sito su cui operare, e una volta chiuso l’intervento fornisce direttamente attraverso il proprio tablet le informazione sull’esito dello stesso (‘risolto’, ‘non risolto’, ‘sospeso per mancanza di ricambi’), consuntivando le ore impiegate e i materiali utilizzati dal proprio dispositivo mobile, aggiornando e chiudendo l’ordine di lavoro su Infor EAM.

Grazie agli strumenti di ‘intelligence’ disponibili nella soluzione implementata, i dati e le informazioni via via inseriti nel sistema dagli operatori sul campo possono essere analizzati per definire, per esempio, dei Kpi (key performance indicator) sull’operatività e l’efficienza degli interventi delle ditte esterne, le aree e gli asset più impegnativi ottimizzando così tempi e costi degli interventi.

Con il tempo – conferma Vincini – possiamo costruire un patrimonio di conoscenze su ogni nostro asset, alimentato dagli interventi di manutenzione effettuati, con relative statistiche su tempi e costi degli interventi, pezzi sostituiti e pezzi di ricambio utilizzati. In sintesi – continua Vincini – il nostro servizio tecnico dispone oggi di un maggiore controllo sull’operato delle società di servizi esterne”.

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