PageGroup indaga sulle qualità ricercate dai candidati europei nel lavoro dei sogni. Tra i risultati ci sono contratti a tempo indeterminato e formazione.

Lavoro dei sogni

Quale è il lavoro dei sogni dei candidati europei? Meglio un’azienda di medie dimensioni o una multinazionale? Quali benefit possono davvero fare la differenza per le risorse? Sono alcune delle domande che PageGroup – società di recruiting che opera in Italia con i brand Page Executive, Michael Page e Page Personnel – ha posto a circa 5.000 persone, sia occupate che in cerca di impiego, in tutta Europa.

La corretta tipologia contrattuale e la giusta dimensione dell’azienda sono gli elementi chiave del lavoro dei sogni

Dopo due anni di emergenza sanitaria, gran parte dei lavoratori è alla ricerca della stabilità. I lavoratori non hanno dubbi: l’80% degli intervistati sceglierebbe un posto fisso, un terzo (34%) desidera un contratto temporaneo e solo il 15% potrebbe accontentarsi di qualunque tipologia contrattuale.

Anche a livello di dimensioni dell’azienda chi ha partecipato al sondaggio ha le idee piuttosto chiare: le medie imprese sono scelte come dimensione ideale dal 41% dei rispondenti. Seguono le grandi aziende (30%) e le piccole (25%).

Perché i candidati apprezzano maggiormente le medie imprese?

Tra i rispondenti che hanno dichiarato di preferire le aziende di medie dimensioni, più di un terzo (36%) sottolinea il rapido processo decisionale, le maggiori opportunità di formazione (30%) e la chiara vision strategica (27%).

I professionisti che preferiscono le grandi imprese, invece, sembrano essere soprattutto attratti dalla possibilità di accelerare il proprio avanzamento professionale e guadagnare uno stipendio più alto: quasi la metà (46%) è attirata dai programmi di formazione e avanzamento di carriera, il 39% dalle opportunità di promozione e il 27% dalla migliore retribuzione.

Sebbene le piccole imprese siano l’opzione meno preferita per ottenere il lavoro dei sogni, ci sono una serie di vantaggi che non possono essere trascurati: il processo decisionale accelerato (41%), la cultura organizzativa che solitamente si trova in una azienda a misura d’uomo (40%) e la maggiore autonomia nello svolgimento delle attività (36%).

Il mercato del lavoro”, precisa Fabrizio Travaglini, Managing Director di PageGroup, “è profondamente cambiato negli ultimi due anni. Ci stiamo spostando verso quella che potremmo definire “economia della conoscenza”, all’interno della quale acquisire competenze per avere successo è fondamentale. Non ci sorprende, dunque, che il 71% di chi ha risposto alla nostra indagine abbia inserito formazione e avanzamento di carriera tra i benefit più desiderabili. C’è, poi, un altro aspetto che le aziende non possono trascurare. Al giorno d’oggi i candidati, nel lavoro dei loro sogni, non cercano soltanto un aumento di stipendio: il 75%, infatti, dichiara di voler lavorare per una realtà impegnata in materia di responsabilità sociale d’impresa o CSR, che si concretizza nel rispetto dei diritti umani (97%), dell’ambiente (96%) e nella responsabilità economica (94%)”.

Il lavoro dei sogni passa attraverso alcuni benefit ritenuti fondamentali

I candidati desiderano, come abbiamo visto, formazione e piani di carriera ben precisi. Ma non è tutto: anche l’assistenza sanitaria privata per i dipendenti e le rispettive famiglie è considerata una delle maggiori priorità da poco più di metà (51%) dei rispondenti. Altri benefit che fanno la differenza sono: vantaggi finanziari (scelti dal 35% dei partecipanti al sondaggio), un’auto (35%) e dispositivi forniti dall’azienda (34%).

La flessibilità come elemento chiave per il benessere delle risorse

Durante la pandemia di Covid-19 milioni di persone si sono ritrovate, probabilmente per la prima volta, a lavorare da casa e, secondo i risultati dell’indagine di PageGroup, pare che la maggior parte desideri continuare a svolgere questa modalità di lavoro: oltre la metà dei rispondenti (59%), infatti, ha affermato di voler lavorare in parte o interamente da remoto. Le donne sembrano apprezzare le modalità di lavoro flessibili più degli uomini (65% contro il 53%).

A livello temporale, il 36% opterebbe per tre giorni in ufficio e due a casa; il 19%, invece, vorrebbe lavorare da remoto quattro giorni alla settimana e, infine, solo al 10% piacerebbe trascorrerne quattro giorni in ufficio.

Malgrado la tendenza a favore del lavoro da remoto, non va comunque trascurato il fatto che molti dipendenti continuino ad apprezzare la vita da ufficio. La motivazione fondamentale risiede nella possibilità di socializzare: il 60% dei rispondenti sottolinea i vantaggi che derivano dagli incontri informali con colleghi, il 50% apprezza i legami sociali e i momenti di relax che non sono assolutamente possibili quando si lavora a distanza, il 41% la possibilità di fare riunioni in presenza e, infine, il 39% il maggiore livello di coinvolgimento quando si lavora in sede.